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Web. Il diritto all'oblìo diventa legge

Data: 24/10/2012 - Ora: 11:43
Categoria: Cultura

Internet

Ddl diffamazione introduce il diritto all'oblio
con multe da cinquemila a centomila euro

La volontà legislativa è chiara: inserire il diritto all'oblio nel nostro ordinamento, come già riconosciuto da una sentenza della Cassazione di aprile, come richiesto dal Garante della Privacy e da un regolamento Ue che entrerà in vigore la prossima primavera. A spiegarlo Sarzana (Pdl). "Nella sostanza significa che chiunque potrà chiedere di togliere dal web, da un motore, da un archivio pubblico di un giornale, il riferimento a un fatto che non è più protetto dal diritto di cronaca. Per esempio, una vecchia condanna o un'imputazione".

Tutto questo "fermo restando il diritto di ottenere la rettifica o l'aggiornamento delle informazioni contenute nell'articolo ritenuto lesivo dei propri diritti". Ma se la legge passasse così l'interessato potrà "chiedere ai siti internet e ai motori di ricerca l'eliminazione dei contenuti diffamatori o dei dati personali trattati in violazione della presente legge", si legge nel testo.

Il gestore del sito può comunque tenere il contenuto in questione nel proprio archivio, purché non lo renda pubblico. Se il sito non rispetta la richiesta di "diritto all'oblio", l'interessato può chiedere a un giudice di imporglielo. "L'interessato, in caso di rifiuto o di omessa cancellazione dei dati, ai sensi dell'articolo 14 del decreto legislativo n. 70 del 2003 può chiedere al Giudice di ordinare ai siti internet e ai motori di ricerca la rimozione delle immagini e dei dati ovvero inibirne l'ulteriore diffusione". Il giudice può poi applicare una multa da 5 a 100 mila euro. La norma riguarda tutti i siti web (giornalistici e non). Gli altri articoli, specifici sulla diffamazione riguardano solo le testate giornalistiche (online o non).

Se ne parlerà ancora a lungo e per molto, soprattutto se un navigante della rete pensa ai commenti su Facebook o sui Blog: se non è questo un attacco alla libertà di espressione quale lo è?

Autore: Maria Nocera

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