Mezzo paese riversato nella piazzetta sul litorale, centinaia e centinaia di persone, tanti anche i turisti, e poi un po’ di fuochi d’artificio e la banda musicale per dare il tocco finale al clima di sagra paesana suggerito dall’ evento: si è svolta in questo scenario stasera a Porto Cesareo la cerimonia per l’inaugurazione della statua di Manuela Arcuri nella piazzetta Nazario Sauro, a ridosso del litorale che guarda all’"Isolotto dei conigli".

Dalla statua è scomparsa - o, meglio, non è apparsa - la denominazione "la moglie del pescatore», di cui si era parlato in questi giorni. Stasera tutti dicono che non era una denominazione ufficiale, ma qualcuno ritiene che ci sia stato un dietrofront dopo le recenti proteste da parte delle «vere» mogli dei pescatori di Porto Cesareo.
E di proteste nelle settimane scorse la statua ne ha suscitate, e diverse. Da parte dei partiti di centrosinistra che sono all’opposizione, i quali ritenevano inopportuna l’iniziativa, e addirittura da qualche paese vicino, come Santa Cesarea Terme, dove un comitato ha proposto una «controstatua» dedicata a Sabrina Ferilli.
Ma di tutte queste animosità stasera non v’è stata ombra e tutta la cerimonia si è svolta in un clima di tranquilla festa di paese. Quasi a confermare che probabilmente ha avuto ragione chi ha puntato sulla statua per fare pubblicità a basso costo alla località salentina. Sono stati gli operatori turistici di Porto Cesareo che si sono accollati i costi dell’opera, circa tremila euro, con l’appoggio dell’Amministrazione comunale.
La statua è stata realizzata da uno scultore artigiano di Copertino. L’attrice è rappresentata in abito lungo, con un contenuto decolleté. E l’impronta artigiana è evidente in quest’opera che secondo qualche raffinato esteta «manca di dinamismo e ricorda più una fanciulla arcaica che l’attrice».
In compenso stasera Manuela Arcuri, quella vera, c’era ed era raggiante nel suo abito in lamé color oro, ma sobrio. Era giunta con sua madre nel pomeriggio e in serata si è offerta generosamente a giornalisti e telecamere. Intorno alle 20, sua madre ha scoperto l’opera suscitando un mare di applausi. La statua è alta un metro e 75, è adagiata su un piedistallo di 50 centimetri che la fa sembrare un monumento e che reca la scritta «Il mare di Porto Cesareo a Manuela Arcuri simbolo di bellezza e prosperità».
Con madre e figlia c’era anche Gianni Ippoliti, «padrino» della manifestazione, che è tornato a mettere all’asta un «vero» dente dell’Arcuri, a scopo benefico. La gara, partita da 80 euro, si è chiusa a oltre 500. Poi è stata la volta di Manuela, che ha esternato tutta la propria felicità: «Quando Gianni (Ippoliti, ndr) mi ha riferito l’idea - ha detto - pensavo fosse uno dei suoi soliti scherzi. Poi ho visto che era proprio tutto vero. Beh, è una gioia enorme avere in vita una statua a me dedicata».
E dopo il mare di folla, che però non pare averla per nulla infastidita, la «carabiniera d’Italia» si è concessa un fine-serata in tutta tranquillità, in compagnia di pochi amici, in un locale di Porto Cesareo. Lo stesso - fa notare qualcuno - nel quale gli operatori turistici partorirono l’idea della statua.