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Lecce, Pari Opportunità e Sviluppo Integrato nel Salento che cambia

Data: 25/03/2009 - Ora: 11:30
Categoria: Cultura

A coordinare il meeting è intervenuto l'Istituto di Cultura Italo-Tedesco ed il Centro Studi Europei "Christian Rogges", rappresentati dalla Presidente Adriana Renna Rogges.

Si è svolto nei giorni scorsi, nella sala conferenze del Castello Carlo V
di Lecce, un convegno intitolato "Il management femminile in
Europa: analisi dei dati e prospettive di sviluppo in Italia".

L'evento rientra nella rassegna "Itinerario Rosa 2009 - Percorsi al
femminile", progetto organizzato dall'Amministrazione Comunale di Lecce
per valorizzare il ruolo della donna, in tutti gli ambiti della società.

 A coordinare il meeting è intervenuto l'Istituto di Cultura Italo-Tedesco
ed il Centro Studi Europei "Christian Rogges", rappresentati dalla
Presidente Adriana Renna Rogges.

Tale associazione opera con il patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica
Federale di Germania a Roma; è Ente accreditato presso il MIUR per la
formazione dei docenti; costituisce l'unica sede d'esame con incarico
d'insegnamento del Goethe-Institut per Lecce, Brindisi e Taranto; opera in
Italia tramite protocollo d'intesa con l'Ambasciata della Repubblica
Federale di Germania a Roma, il Consolato Generale di Germania a Napoli,
il  Goethe Institut a Roma e l'Università degli Studi del Salento.


La conferenza ha registrato gli interventi esponenti del pianeta
universitario ed imprenditoriale della Terra d'Apulia: Annita Sciacovelli,
docente di Diritto dell'Unione Europea (Università del Salento) e Stefania
Leuci, Presidente del Comitato Femminile Plurale di Confindustria Lecce.

Le due ospiti hanno rilasciato un'intervista, per esemplificare
i valori di inclusione sociale e pari opportunità, ravvisabili negli
scenari internazionali e locali.

D. - Professoressa Sciacovelli, esiste un filo rosso che collega il Suo
impegno di ricercatrice in Diritto Internazionale al focus dell' XI
edizione di "Itinerario Rosa"?

R. - Sì, il filo conduttore è dato dall'esigenza di studiare
l'applicazione delle linee guida sull'occupazione femminile del Consiglio
dei ministri dell'Unione europea in Italia, in Puglia e con uno sguardo
particolare alla realtà salentina.

Ritengo che gli obiettivi di Lisbona relativi alla roadmap 2006-2010,
senza distinzione tra lavoratrici subordinate e autonome, debbano
necessariamente costituire la direttrice su cui si dovrà muovere nel
prossimo futuro la classe politica e imprenditrice locale, nella
elaborazione di progetti strutturali.

Non a caso, nella relazione ho voluto considerare i dati dell'Ue quale
punto di partenza per proposte concrete, ovviamente, bipartisan.

In questo contesto considero proficuo altresì un occhio alle soluzioni di
altri Paesi, anche extraeuropei: basti pensare allo sgravio fiscale per le
lavoratrici nel Regno Unito, al microcredito femminile sperimentato in
India con grande successo dal 1998 dalla SKS Microfinance, cui si potrebbe
aggiungere l'alleggerimento del carico fiscale per le imprese al
femminile.


D. - Avvocato Leuci, quali sono gli aspetti emergenti dalle indagini  di
Confindustria Lecce, in termini di pari opportunità?


R. - Io credo che, rispetto alle problematiche dell'occupazione femminile,
coesistano la voglia della donna di misurarsi con sfide imprenditoriali e
la capacità di affrontarle in maniera vincente.

Tali considerazioni fanno leva sulle doti peculiari della donna
imprenditrice (creatività, spirito di sacrificio, competenze) e
caratterizzano per dinamicità e competitività l'impresa femminile che,
com'è noto, risulta essere quella che meglio conosce le attese dei
consumatori e sa finalizzare le scelte produttive.

Con specifico riferimento alla nostra terra, pertanto, sono indotta a
nutrire ancora fiducia, pure in questo periodo di "stagnazione" economica.

Lo confermano i dati rivenienti dall'Osservatorio sull'Imprenditoria
Femminile di Unioncamere che, nel I semestre 2008 segna un saldo positivo
all'anagrafe delle imprese in rosa, senza le quali il dato complessivo
sarebbe stato negativo.

Confindustria Lecce può vantare nel suo ambito la presenza di numerose
donne imprenditrici che, attraverso il Comitato Femminile
Plurale, stanno tentando di raccordarsi a livello nazionale con altre
realtà territoriali, confermando la consapevolezza dell'importanza della
"rete" nello sviluppo delle dinamiche imprenditoriali, attraverso lo
scambio di esperienze e la condivisione di progetti.

Autore: Paolo Palomba

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