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Le Associazioni familiari scrivono una Lettera aperta ai consiglieri regionali sul diritto allo studio

Data: 14/11/2009 - Ora: 08:25
Categoria: Cultura

Il momento attuale - scrivono - richiede il coraggio di accettare le sfide in campo e di proporre strategie innovative e buone pratiche da mettere in rete, per attuare riforme strutturali di cui il nostro sistema educativo ha bisogno.

Alla vigilia dell'esame, per la definitiva approvazione da parte del Consiglio Regionale del Progetto di legge sul diritto allo studio, già licenziato dalla VI Commissione Consiliare, il FORUM delle ASSOCIAZIONI FAMILIARI di Puglia, constata, con vivo stupore e profondo rammarico, il mancato interpello nell'iter di elaborazione del testo normativo.

Il coinvolgimento delle famiglie, che pure costituiscono, secondo la Costituzione prima ancora che secondo la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, il luogo di elezione in cui si esplica la funzione educativa, attraverso gli Organismi rappresentativi dell'associazionismo (AGESC – AGE – CGD – FAES), e del Forum delle Associazioni Familiari (al quale aderiscono ben 40 Associazioni), si impone nel rispetto del principio di sussidiarietà, proclamato dall'art. 118 Cost., pur richiamato nel testo del pdl. Il FORUM apprezza e condivide i principi e gli obiettivi enunciati nel progetto di legge, finalizzati a favorire una concreta declinazione del diritto allo studio per tutti, ma rileva che nel testo manca una riflessione complessiva sul sistema scolastico e l'individuazione di linee di intervento su cui oggi si gioca la possibilità di costruire una scuola di qualità: i diritti dei genitori e la soggettività educativa delle famiglie, la libertà di educazione, la necessità di una rete efficace fra scuola e famiglia attraverso le Associazioni Familiari; la concreta destinazione del principio di sussidiarietà; l'autonomia scolastica, la valorizzazione della funzione docente, la centralità dell'alunno. In altri termini, l'attuale testo del pdl si limita ad elencare una serie di interventi certamente condivisibili, per favorire la fruizione del diritto allo studio, ma non interviene nel merito di un sistema scuola che nel frattempo continua il suo (inarrestabile!) declino così come indicato da molti anni dai diversi rapporti sulla qualità della istruzione in Italia (cfr. Rapporto OCSE – Pisa, etc.- Peraltro le strategie operative proposte nel pdl non appaiono in grado di incidere in maniera significativa neppure sugli obiettivi, a nostro avviso parziali, elencati nel testo di legge; si istituiscono, inoltre, nuove strutture centralistiche e burocratiche (i "luoghi" e gli "sportelli" per il diritto allo studio!) potenzialmente confliggenti non solo con la libera iniziativa dei cittadini ma anche con l'autonomia delle istituzioni scolastiche.

Tutto ciò in una Regione come la Puglia, in cui la l.r. n. 24, art. 25, n. 1, lettera h), dell'11/12/2000 istituiva, pur nei limiti delle risorse finanziarie regionali, il "buono scuola", come strumento di libertà di educazione, di affrancamento per le famiglie meno abbienti e di sviluppo dell'offerta formativa delle diverse scuole;ci piace ricordare che lo stesso Presidente Pepe ha presentato in passato diverse proposte di Legge regionale sul buono scuola, (l'ultima delle quali nel marzo del 2003) e altri autorevoli esponenti della maggioranza si sono espressi in senso favorevole. Il Forum considera la scuola una risorsa fondamentale per la crescita culturale ed educativa nella nostra Regione, soprattutto in questo momento di particolare evidenza del malessere giovanile e di emergenza educativa. Riteniamo pertanto che la scuola debba necessariamente rispondere alle attese educative delle famiglie e alla domanda formativa degli studenti, orientando il proprio operare al bene comune e ai bisogni reali e valorizzando le migliori esperienze. Ciò comporta l'attuazione di un sistema di istruzione svincolato da gestioni centralistiche e burocratiche, fondato sulla libertà di scelta dei genitori, sulla autonomia compiuta, anche sotto il profilo finanziario, delle istituzioni scolastiche, sulla professionalità dei docenti e sulla centralità dell'alunno.

Il momento attuale richiede il coraggio di accettare le sfide in campo e di proporre strategie innovative e buone pratiche da mettere in rete, per attuare riforme strutturali di cui il nostro sistema educativo ha bisogno. Occorre passare ad una scuola della società che metta al centro la conoscenza e le relazioni come fattore di educazione, e che riallinei il sistema educativo italiano rispetto alle necessità delle nuove generazioni e ai bisogni del sistema civile e produttivo del Paese. Senza un organico rapporto con l'associazionismo familiare, non è possibile fare una scuola di qualità. Ce lo dimostra l'Europa, ce lo conferma il riconoscimento, da parte del MIUR e degli Uffici scolastici regionali, di Associazioni Familiari come interlocutori abituali e credibili. La Regione Puglia è evidentemente di diverso avviso. Come Associazioni familiari sollecitiamo un'attenta, sensibile riflessione della società civile sul tema dell'educazione e del diritto allo studio, così importanti per il futuro delle nuove generazioni, della nostra Regione e dell'intero Paese. IL FORUM delle ASSOCIAZIONI FAMILIARI

Autore: Forum delle Associazioni Familiari

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