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Data: 15/10/2013 - Ora: 15:45
Categoria:
Cultura
Azioni in tutta Italia contro l’austerity
In tutta Italia oggi sono state messe in campo azioni negli atenei, con lachiusura simbolicadelle sedi universitarie e l'interruzione delle lezioniper chiedere ai docenti e al resto della comunità accademica di aprire un confronto sul tema dei finanziamenti all'Università.
A Lecce le studentesse e gli studenti di Link-UdU hanno chiuso l’entrata del Palazzo Codacci-Pisanelli (Ateneo) a simboleggiare che come la più importante Università di Atene è stata costretta a cessare la sua attività per insufficienza di finanziamenti anche in Italia molti Atenei rischiano la chiusura, poiché l’Università pubblica è gravemente sotto finanziata. Questo è il significato dei cartelli affissi su segreterie e porte delle aule che avvisavano il rischio imminente della chiusura e dell’interruzione dei servizi. Inoltre, contemporaneamente è stato calato uno striscione dalle porte dell’Ateneo con la scritta "Italia come Atene, Università in Smantellamento" e sono stati allestiti banchetti in tutte le facoltà per rilanciare l’attenzione sul tema.
A Roma, con unblitz notturnoal Ministero dell'Istruzione di Viale Trastevere, gli studenti e le studentesse di Link Roma hanno dato il via alla giornata di mobilitazione nazionale in difesa dell'Università pubblica e di solidarietà con quanto avvenuto recentemente in Grecia, dove il più grande Ateneo greco ha cessato tutte le sue attività e ben otto atenei hanno annunciato la loro chiusura per mancanza di finanziamenti.
"Atene non è lontana!" è lo slogan utilizzato dal Link Coordinamento Universitario per denunciare lo stato di crisi dell'Università in Italia in seguito al de-finanziamento iniziato con la L.133/2008, che ha portato a una riduzione dell'offerta formativa, dei servizi, del personale e delle borse di studio, con un conseguente peggioramento della qualità della didattica e un'incapacità della maggior parte degli atenei di far fronte alle esigenze reali degli studenti.
"Abbiamo scelto la data del 15 ottobre perché oggi verrà presentata all'Europa la nostralegge di stabilità. Sono state proprio le politiche di austerità imposte alla Grecia a provocare il collasso del sistema pubblico di formazione, di cui la chiusura dell'ateneo di Atene rappresenta il più drammatico risultato", dichiara Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link- Coordinamento Universitario. "L'abbiamo detto a migliaia nelle piazze negli ultimi anni e continuiamo a ripeterlo: la crisi non può essere la scusa con cui si taglia sull'istruzione e sulla ricerca. Chiediamo l'immediato rifinanziamento dell'università pubblica, così come del fondo statale per le borse di studio e l'attivazione immediata di politiche che incentivino il proseguimento degli studi dopo il diploma. Negli ultimi anni l'Italia ha perso più di 58.000 studenti universitari e ancora oggi siamo fra i Paesi in Europa con il più basso numero di laureati. Non investire in istruzione in un momento di crisi è un atto suicida che non possiamo permetterci di continuare a tollerare, è in gioco il futuro del nostro Paese, oltre che di una parte consistente della nostra generazione".
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