- Gesù dice: "Se non amate "me" più dei vostri stessi familiari, della vostra stessa vita non siete miei
discepoli...
Così è se iniziate un'opera senza averne prima valutato spesa e fatica, rischiate di doverla interrompere a
metà sarete disistimati; Cosa che capiterà al re che, partendo per la guerra, non esaminerà prima le forze
del nemico, che va ad affrontare, in modo da agguerrirsi convenientemente e vincerlo... ".
- La prima affermazione di Gesù, circa l'Amore per LUI ci destabilizza forse, pure ha una buona ragione
d'essere: solo se infatti amiamo LUI più di tutto e di noi stessi, diveniamo persone libere, altrimenti siamo
"schiave" dei beni.
La nostra persona stessa, se ci amiamo troppo, è motivo d’intralcio nel cammino quotidiano....
Ci trasformiamo cioè, prima del tempo, in esseri incerti e pesanti, diventiamo vecchi, incapaci di muoverci e
di affrontare i problemi quotidiani da soli.
E’ quindi necessario che accogliamo la Parola del Vangelo domenicale per quello che Ella è: lo stesso Gesù
Cristo, capace, LUI solo, di guarire la nostra incredulità e i nostri limiti riduttivi.
Questo è il miracolo del Dio-Amore!
Preghiamo pertanto insieme, all'inizio e alla fine di ogni giornata:
"Ti" adoro" (=divengo la tua stessa bocca che parla), mio Dio, e Ti amo con tutto il cuore"