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Brindisi, incontro: dialogo e comunicazione nella Fondazione della Costituzione Repubblicana

Data: 31/03/2009 - Ora: 09:16
Categoria: Cultura

L’iniziativa ha visto come istituzioni proponenti la Provincia di Brindisi
e la locale Casa della Memoria

Per ricordare i valori dell'Unità d'Italia ed i principi fondanti della
nostra Costituzione, si è tenuta a Brindisi, nei giorni scorsi,
presso l'Auditorium della Biblioteca Provinciale, una tavola rotonda dal
titolo "Fratelli d'Italia! Il Regno d'Italia e la Costituzione
Repubblicana".

L'iniziativa ha visto come istituzioni proponenti la Provincia di Brindisi
e la locale Casa della Memoria, in sinergia con Proteo Fare Sapere,
Associazione Professionale qualificata per la ricerca, la formazione e
l'aggiornamento del personale scolastico.

Nel  parterre dei relatori, erano presenti, tra gli altri, Mimmo Tardio,
Coordinatore de "La Casa della Memoria"; Vittorio Stamerra, giornalista e
direttore editoriale; Michele Di Schiena, Presidente onorario aggiunto
della Corte di Cassazione; Damiano Franco, Vice Presidente della Provincia
di Brindisi; Luigi Melica, docente presso l'Università del Salento; Mario
Carolla, Presidente di Proteo Fare Sapere Brindisi.

Per comprendere il valore e le tematiche del convegno, abbiamo
intervistato Mario Carolla e Damiano Franco.


D. - Presidente CAROLLA, quali obiettivi di partecipazione sono stati
perseguiti da PROTEO FARE SAPERE BRINDISI, col convegno dedicato alla
Costituzione Repubblicana?

R. - Occupandosi di storia contemporanea, la tavola rotonda ha perseguito
importante finalità, in vista di un bisogno culturale percepito in primis
dalla nostra Associazione, con tre intenti formativi: porre all'attenzione
dei destinatari i valori dell'Unità d'Italia ed i principi supremi della
Costituzione; riaffermare i valori dell'Unità Nazionale e della patria
appartenenza, puntando alla condivisione da parte di tutti, per una
cittadinanza attiva; acquisire testimonianze dirette sui periodi storici
trattati, riguardanti il territorio brindisino.

In un periodo della storia d'Italia, come quello che oggi stiamo vivendo,
appare necessario rivisitare il contesto che condusse all'Unità Nazionale,
come pure quello della Resistenza, che portò alla Costituzione
Repubblicana.


D. - Professor FRANCO, l'aver istituito "La Casa della Memoria" nella
città di Brindisi è espressione di etica amministrativa. Quali sono le
criticità e i punti di forza che registrate nella ri-costruzione dei
valori appartenenti alla comunità nazionale?


R. - Nel 2007 l'Amministrazione Provinciale di Brindisi ha istituito,
nell'ambito delle attività della Biblioteca Provinciale, "la Casa della
Memoria", per recuperare, conservare e diffondere il patrimonio di
tradizioni, memorie locali, civismo.

La conoscenza delle proprie radici è un fattore di crescita civica delle
popolazioni amministrate, del senso di identità collettiva e di
appartenenza ad una comunità.

La società nella quale viviamo è poco predisposta  e scarsamente sensibile
al significato della memoria.

Per questo, gli obiettivi della "Casa della Memoria" sono i giovani e la
formazione dello spirito civico; sentirsi cittadini italiani  e del mondo;
avere coscienza dell'appartenenza alla comunità nazionale italiana:questi
valori hanno ancora oggi senso e costituiscono l'ispirazione ideale di
cittadinanza attiva, alla quale guardiamo prioritariamente.

I principi di indipendenza, unità e libertà, che hanno guidato il
Risorgimento italiano, sono vivi e attuali, pur in un contesto
internazionale diverso, che ha il suo riferimento più immediato
nell'Europa Unita; gli stessi, però, devono essere ampliati e completati
da quelli di democrazia, eguaglianza sostanziale e  solidarietà.

Lavorare intorno a questi valori comporta anche di doversi scontrare con
tendenze sociali di segno opposto, espressioni di una cultura spesso
dominante.

Ma se vogliamo  contribuire a costruire un Paese più coeso, più giusto,
più libero e democratico, che metta al centro della vita sociale,
culturale ed economica la persona e non solo l'individuo, non abbiamo
alternative. L'impegno è duro e faticoso, ma soprattutto nobile.

                                                   

Autore: Paolo palomba

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