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Data: 14/11/2009 - Ora: 08:43
Categoria:
Cultura
Un simbolo di fede, un pezzo di storia, che prima del suo interessamento versava in condizioni a dir poco ignobili: il degrado e l'incuria l'avevano infatti reso pericolante e pericoloso.
Gli Angeli del Calvario hanno compiuto un vero e proprio miracolo. Sabato 14 novembre, ore 15, al Calvario di Brindisi sarà consegnata la statua della Madonna, interamente restaurata. Tutto comincia nel 2008 quando Luca di Giulio, brindisino già noto a tutti per le sue iniziative a favore della città, decide di ridare la giusta gloria al Calvario di Brindisi in via Carmine. Un simbolo di fede, un pezzo di storia, che prima del suo interessamento versava in condizioni a dir poco ignobili: il degrado e l'incuria l'avevano infatti reso pericolante e pericoloso.
La storia dello stabile in questione risale a più di 300 anni fa e culmina con la decisione dell'arcivescovo Pietro Consiglio, nel 1830 circa, di costruirvi il Calvario; dopo che le lotte di potere e la soppressione dei vari ordini monastici che vi avevano risieduto, ne avevano minacciato l'integrità. Da quella data ad oggi, l'intero palazzo ha visto il succedersi di numerosi proprietari ed il Calvario è stato oggetto di una progressiva decadenza strutturale, al punto da costringere le autorità comunali a dichiararlo pericolante e a vietarne l'accesso. E' stato a questo punto che Luca Di Giulio ha deciso di intervenire, dando vita ad un 'operazione di recupero e restauro che ha del miracoloso. La sua determinazione ed il suo entusiasmo ha contagiato quelli che sono poi stati battezzati gli "Angeli del Calvario": un gruppo di professionisti, imprenditori e volontari, che in nome dell'amore per la città, hanno cominciato una lunga battaglia, a spese proprie, per riportare alla luce la meraviglia dei colori e dei materiali delle statue, celate da secoli di incrostazioni. Tutto è stato restaurato perfettamente: dal verde alla cancellata; dalle statue dei santi, a quelle del Cristo e della Madonna. Tutto è andato nel modo giusto, come in un gioco ad incastri. Ogni volontario ha fatto la sua parte mettendo a disposizione la propria abilità ed i materiali del restauro. L'artista Nicola Serinelli, che si è dedicato al restauro delle statue, è riuscito a consegnare il Cristo in tempo per la processione pasquale, tra lo stupore generale, per la bellezza di particolari dei quali si ignorava l'esistenza. La storia, però, non si esaurisce qui.
Ci sono tante piccole coincidenze ed aneddoti che hanno segnato chi ha partecipato a questa esperienza. Ad esempio il Calvario fu consacrato nel marzo del 1830 e nello stesso mese, a marzo del 2009, è stato ufficialmente benedetto, dopo il restauro, da mons. Rocco Talucci, arcivescovo della diocesi Brindisi- Ostuni. Ottavio Serinelli, padre di Nicola, ha lavorato insieme al figlio a questa iniziativa, venendo a mancare una settimana prima della consegna; qualcuno ha detto che il suo è stato un lavoro effettuato "dalla Terra e dal Cielo"; ed è anche a lui che viene dedicato l'atto finale di questa piccola, grande storia. Così come si vuole ringraziare la famiglia Casorio, per le autorizzazioni e la disponibilità, e don Adriano Miglietta per aver condiviso l'iniziativa. Ma soprattutto si vuole ricordare chi ha reso tutto ciò possibile, gli "Angeli del Calvario", uomini e donne che si sono appassionati ad una storia che ha interessato anche Rai3. Un grazie particolare a: O. e N. Serinelli, I. Taurisano, M. Lazzari, M. Orfano, M. Colaianni, F.A. Mastropasqua, B. Carluccio, G. Fornaro, C. Grandi, F. Picardi, A Di Serio, F.lli Iazzi, G. Lasalandra, C. Messina, M. Schena, A. Alfarano, M. Pupino, L. Ribezzi, P. Di Scanno, M. Elia, T. Ricco, A. Tramacere, A. Balsamo, R Corrado, M. Bellanova, M. Buzzerio, M. Gorgoni, F. Napolitano, M. Lucea Micelli in Marinelli, P. Gioia, V. Giglio, G. Maggiore, P. Cipriani, T Di Giulio, A Scalinci, V. Medico, T. Peluso, A. Arena, G. Angelini, M. Pentassuglia, A. Lacanà, D. e G. Accetulli, C. Pellegrini e W. Tommasi...ed ovviamente Luca Di Giulio.
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