Introduce l'incontro con l'autore Prof. Nicola De Liso, ordinario di Economia Politica dell'Università del Salento
Oggi apre ufficialmente la Mediateca polifunzionale delle Officine Cantelmo di Lecce, un nuovo spazio d'informazione ricco di servizi tra i quali biblioteca, emeroteca, copisteria, UniSalentoPress Store, job center, Ufficio Progettazione Politiche Giovanili, internet cafè. La struttura, laboratorio urbano finanziato da Bollenti Spiriti, è unica dal punto di vista del design, un luogo ideale per informarsi, consultare o semplicemente prendere un caffè. Alle ore 10.00 si terrà un incontro di presentazione delle attività della mediateca al quale parteciperanno il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, la vice presidente della Regione Puglia Loredana Capone, il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, il Rettore dell'Università del Salento Domenico Laforgia e gli altri partner dell'iniziativa coordinata dalla Cooperativa Lecce Città Universitaria. Nel pomeriggio, alle ore 16.30, è prevista invece la presentazione del libro "La malattia dell'occidente. Perché il lavoro non vale più" (Ed. Laterza) del giornalista Marco Panara.
Introduce l'incontro con l'autore Prof. Nicola De Liso, ordinario di Economia Politica dell'Università del Salento. Dialogheranno con l'autore Paolo Perrone, sindaco del Comune di Lecce; Raffaele Fitto, Ministro per i rapporti con le Regioni; Enrico Letta, vicesegretario del Partito Democratico e Cosimo Casilli, direzione nazione del Partito Democratico. Marco Panara, giornalista presso "la Repubblica", si è occupato di finanza presso la sede di Milano, è stato corrispondente per l'Estremo Oriente con base a Tokyo, responsabile del settore economico e attualmente cura il supplemento "Affari & Finanza". Insegna alla Facoltà di Scienze politiche dell'Università Orientale di Napoli.
Ha scritto un libro sulle piccole e medie imprese in Italia e La scuola nuova, con Luigi Berlinguer, Laterza,2001, sulla riforma del sistema scolastico. in 150 pagine Marco Panara fotografa un Occidente alle prese con le contraddizioni del suo sistema economico: stretto tra la necessità di confrontarsi con i nuovi mercati e di risollevare l'economia, da una parte, e di garantire diritti e dignità ai lavoratori, dall'altra. La scommessa del XXI sec è allora riuscire ad immaginare una nuova economia che punti sull'innovazione, sulla cultura e sulla qualità della vita.
Distribuzione delle risorse e della ricchezza, etica e democrazia sono le parole d'ordine dell'autore, convinto che esista una globalizzazione 'buona', capace di sfuggire al circolo vizioso che spinge, in nome della paura della povertà, a barattare un po' di reddito con la rinuncia dei diritti. Nel libro ce n'è per tutti: per le Istituzioni, per i sindacati ed anche per la Sinistra, cui vengono affidate delle responsabilità e insieme, forse, anche l'onere della ricostruzione.