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Data: 12/02/2010 - Ora: 09:33
Categoria:
Economia
La crisi dell'Adelchi è nota dal 2008 ma nessuno a Roma si muove seriamente
La deputata salentina Teresa Bellanova, da sempre attiva sul fronte occupazionale, torna sulla questione Adelchi che è, di certo, una delle maggiori vertenze sindacaliin cui sono coinvolti centinaia di operai per lanciare l'ennesimo allarme di dramma sociale.Scrive: E' proprio il caso di dire: "troppi tavoli e nessun falegname". Non si può e non si deve affrontare un tema serissimo che vede coinvolti migliaia di lavoratori e le loro famiglie con un approccio puramente propagandistico nell'ottica pre-elettorale. Ripeto ciò che da tempo ritengo un imperativo imprescindibile, il territorio salentino ha necessità di un luogo istituzionale dove affrontare questa gravosa emergenza sociale. Per la soluzione della crisi del TAC era stato messo a punto uno strumento specifico, l'Accordo di Programma siglato tra Regione Puglia e Governo nazionale, in data 1 aprile 2008.
Sarebbe utile conoscere quali e quante manifestazioni di interesse, e per quanti lavoratori, siano al vaglio della Commissione Tecnica, istituita a tal proposito, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Che la crisi economico-occupazionale, quindi, fosse presente sul nostro territorio con ricadute schiaccianti per i lavoratori era già noto, ma è anche noto, oramai da mesi, che la vertenza Adelchi abbia una sua specificità per dimensione e caratteristiche aziendali. In questa vicenda siamo di fronte ad un imprenditore che è, evidentemente, venuto meno a quella responsabilità sociale che la nostra Costituzione individua in capo all'impresa. Sergio Adelchi, dopo aver intascato consistenti fondi pubblici, ha ignorato il dramma dei lavoratori e delle loro famiglie che, a causa sua, si sono ritrovati senza neanche più un futuro.
Ha ripetutamente disertato tutti gli incontri Istituzionali convocati per cercare di dare una speranza a quelle famiglie. Ed è proprio per questa ragione che nell'incontro dell'11 gennaio presso Palazzo Adorno, alla presenza delle OO.SS, di Confindustria e dei lavoratori, era stato chiesto agli enti preposti di adoperarsi per attivare un'istanza utile all'istituzione di un'unità di crisi presso la Presidenza del Consiglio e il Ministero dello Sviluppo Economico. Aspetto di conoscere rapidamente la data in cui il Presidente della Provincia di Lecce e la Vicepresidente della Regione Puglia, come da impegni concordati in quella occasione, hanno inoltrato tale richiesta, al fine di poter sollecitare il Governo sulla questione Adelchi e garantire a tutti i lavoratori che abbiamo più volte incontrato, in quanto rappresentanti istituzionali di questo territorio, un riscontro fattivo del nostro operato. Sono ad oggi oltre 200 i tavoli aperti a livello nazionale. Mi chiedo se non ci siano tutte le condizioni, purtroppo, perché anche il nostro territorio faccia sentire la propria voce in quelle sedi. Occorre al più presto istituire una Cabina di Regia nazionale, che comprenda il Governo e la Regione Puglia, uniche Istituzioni Pubbliche ad avere le competenze necessarie per assumere iniziative concrete nel campo delle politiche industriali".
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