Il punto è uno. Avere una pistola addosso fa sentire l'uomo protetto. E' l'unica cosa che si può dedurre dalla foto che circola insistentemente sul web e che oggi ha fatto capolino sulle testate giornalistiche. Protagonista: Ippazio Stefàno, già Sindaco di Taranto, rieletto lunedì sera dopo il turno di ballottaggio.

Alza un bicchiere di plastica per brindare al successo, la giacca si sposta e spunta una pistola addosso al primo cittadino, nemmeno ben nascosta, a dirla tutta. Sembrava quasi un fotomontaggio, invece l'arma è reale, e il Sindaco può legalmente portarla sempre con sé perché è stato minacciato diverse volte nel corso del suo mandato precedente e soprattutto nel periodo elettorale. Minacce pesanti, da quanto si evince. E Stefàno ha scelto di difendersi così. Non con la scorta, perché a suo dire non voleva infangare il nome della città ma soprattutto perchè non voleva togliere mezzi di controllo a servizio di Taranto per riversarli su se stesso. Sceglie una pistola personale, che "non ha mai usato e che non ha intenzione di usare".
La pistola, però, c'è e la festa si macchia di una fotografia che nell'immaginario collettivo lascia perplessi. La percezione di sicurezza personale che porta alla detenzione di un'arma. Non la si vuole usare. Ma la si indossa perché fa sentire sicuri.
L'idea che il proprio Sindaco, che siede sulla sua poltrona ma anche nelle piazze e nelle case dei suoi concittadini, possa circolare con un simile strumento, è una scossa. E Stefàno ha sdoganato inconsapevolmente una realtà, una scelta di vita, condivisibile o meno, pronta a scatenare mille riflessioni e che soprattutto potrebbe vedere coinvolti molti primi cittadini e personaggi della politica.
Nel bene o nel male una pistola, probabilmente, può nascondersi sotto la giacca di chiunque, e alla luce dei fatti degli ultimi giorni, s'insinua una domanda: la già citata percezione di sicurezza di una persona, urta violentemente con quella di tutti gli altri?

Foto da: www.fattidicronaca.it