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Data: 12/05/2009 - Ora: 09:54
Categoria:
Economia
I dati emersi durante il Forum-Pa. L’indagine mette a confronto otto indicatori: male tutto il Mezzogiorno
E' Mezzogiorno, come sempre. Per i servizi offerti ai cittadini non c'è da essere allegri, anzi. Secondo le statistiche di MisuraPa, la pubblica amministrazione pugliese nel suo complesso è una delle peggiori d'Italia: diciottesima su venti, meglio soltanto di Calabria e Sicilia. Certo, se lo scopo della statistica (che verrà presentata domani a Roma) è, come diceva ieri al "Sole-24 Ore" il direttore di Forum Pa, Carlo Mochi Sismondi, di "fissare l'asticella individuando cento misure che possano servire da parametro di riferimento per una comparazione della Pa tra le regioni", quelle meridionali non hanno molti motivi per essere felici. I numeri, dice Mochi Sismondi, dovrebbero servire "«per sapere se un cittadino calabrese ha più o meno sanità di un cittadino veneto, o se i bambini del Trentino possono contare su un sistema di istruzione più o meno efficiente dei bambini siciliani o umbri". Con questo metro di valutazione, la Puglia non può gioire anche se i dati vanno letti in controluce.
Gli esperti di MisuraPa hanno infatti valutato le politiche tipiche della pubblica amministrazione (ambiente, welfare, competitività, salute, sicurezza, ambiente, lavoro e istruzione) secondo una serie di indicatori che ne misurano l'efficienza, la qualità, le risorse impegnate e la copertura del servizio. I numeri sono stati poi pesati attraverso il giudizio degli esperti, ed è stato costruito un indice: per tutte le categorie, al netto di poche eccezioni, è venuta fuori un'Italia spezzata in due. Inutile dire quale parte del Paese è nella parte alta. L'eccezione, per la Puglia ma anche per la Basilicata, è paradossalmente la sicurezza: presidio del territorio, numero di agenti in rapporto alla popolazione residente, persone identificate e automezzi controllati ai posti di blocco (aspetti, questi ultimi, per i quali le due regioni soffrono un po'). Nodo cruciale quello della sanità. La classifica di MisuraPa è guidata, come era prevedibile, dall'Emilia Romagna, ma la Lombardia - che vanta uno dei sistemi sanitari più efficienti d'Europa, finisce subito sotto la media italiana a pari merito con la Basilicata. La Puglia è più sotto, quintultima, bocciata in molti aspetti tra cui ad esempio quello dell'assistenza ai cittadini disabili ma (quasi) promossa in altri come il 118 e le liste d'attesa.
La Basilicata brilla invece per l'illuminazione stradale, e la Puglia si posiziona meglio della media nazionale per gli incidenti stradali (tasso di incidentalità, costo sociale dei sinistri). Per tutto il resto, però, dai numeri di MisuraPa emerge una Puglia zoppicante. Anche sul fronte dell'ambiente, dove pure la regione è ai primi posti nazionali per le sue politiche sulla sostenibilità energetica: le valutazioni del Forum premiano soltanto la Basilicata (nona), mentre tutto il resto del Mezzogiorno è (di molto) sotto la media nazionale. Stesso discorso per la giustizia, in particolare per quella civile, dove la Puglia è ultima per durata dei processi. Male anche sul fronte dell'istruzione. In questo caso i dati considerati nell'indagine sono gli abbandoni scolastici, i collegamenti scuola-lavoro, l'alfabetizzazione informatica degli istituti, il numero di computer disponibili ogni 100 alunni nelle scuole primarie e secondarie, la presenza Internet delle scuole e i servizi telematici offerti: ai primi posti ci sono Friuli, Emilia Romagna e Toscana, agli ultimi quattro (nell'ordine) Puglia, Campania, Sicilia e Valle d'Aosta.
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