"E' davvero difficile credere ai nostri occhi e alle nostre orecchie. Maniglio e Rotundo hanno esposto oggi una tesi che non sta né in cielo né in terra, confermando per l'ennesima volta di parlare senza sapere o facendo finta di non sapere. Delle due l'una: o sono incompetenti o sono bugiardi". Questa la risposta del sindaco Paolo Perrone alle dichiarazioni rese oggi in conferenza stampa dei rappresentanti del Partito Democratico Antonio Maniglio e Antonio Rotundo sul problema del ripascimento del litorale leccese. Al netto delle bugie o degli errori di Maniglio e Rotundo - spiega il primo cittadino - la situazione è molto semplice. I progetti sono due ed entrambi rientrano nella programmazione complessiva del Piano Strategico di Area Vasta che abbiamo presentato alla Regione lo scorso settembre. Ma la nostra strana coppia, per dolo o per incompetenza, fa confusione e scambia l'uno con l'altro.

Il primo progetto si chiama "Water Front" e servirà alla realizzazione dei lungomari delle marine. Il secondo è quello per il ripascimento del litorale. La Regione ci ha chiesto quali progetti intendevamo inserire in un primo blocco (finanziato con complessivi 34 milioni di euro) di progetti cosiddetti "prioritari". E' chiaro che abbiamo potuto inserire "Water Front" perché immediatamente cantierizzabile e non abbiamo potuto fare lo stesso con quello per il ripascimento. E che ovviamente avremmo fatto se il suo percorso non fosse stato viziato dalla opposizione della Provincia di Brindisi, che ci ha impedito il prelievo di sabbia e ci ha costretti ad una variante sperimentale di cui attendiamo ancora le risultanze, e dalla complicità della Regione Puglia, che sulla vicenda ha sfoggiato da un lato schizofrenia e dall'altro tutta la sudditanza possibile all'ente provinciale brindisino. Essendo stati costretti a formulare una variante al progetto e dovendo necessariamente aspettare le risultanze di quella variante e quindi la realizzabilità complessiva, è fin troppo evidente che non può trovare oggi posto nel primo blocco perché non immediatamente cantierizzabile. Se c'è una responsabilità politica, dunque, per il fatto che il ripascimento non può essere immediatamente finanziato con l'Area Vasta questa è senza dubbio a carico della parte politica che Maniglio e Rotundo rappresentano.

Se la Provincia di Brindisi non si fosse opposta al progetto, se la Regione Puglia non si fosse irragionevolmente resa complice di tale opposizione e se la Provincia di Lecce non se ne fosse lavata le mani, oggi sicuramente il problema non esisterebbe. Per questo stentiamo a credere che i due, nelle vesti di autentici falsari della politica, continuino ad addebitare colpe al Comune di Lecce. Peraltro - continua il sindaco Paolo Perrone - i soldi necessari potrebbero giungere anche da un'altra via, che è quella della Misura 4.2 che tra le altre cose prevede proprio interventi per fronteggiare il fenomeno della erosione delle coste. A condizione che la Regione Puglia apra i bandi per il Por 2007/2013 sulla Misura stessa e quindi a condizione che anche il consigliere Maniglio a Bari si adoperi in questo senso.

Ma gli unici sforzi che serenamente gli riconosciamo sono quelli di inventare storie strampalate in barba all'intelligenza dei cittadini e agli interessi del territorio. Tendenza (propria a Maniglio come a Rotundo), peraltro, che è splendido esempio del tipo di opposizione che più o meno ad ogni livello conduce il centrosinistra e che è notoriamente garanzia di successi elettorali per il centrodestra".