Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Home Page

Patto di stabilità, decreto per pagare le imprese

Data: 29/07/2011 - Ora: 11:33
Categoria: Economia

Patto di stabilità, decreto per pagare le imprese

È la classica missione impossibile: aiutare le imprese a a sopravvivere con iniezioni di liquidità

Capitolo scottante dei bilanci locali sono i debiti verso le imprese per forniture ricevute ma pagate con ritardi anche di anni. Un problema che affligge Regioni ed enti locali, e naturalmente lo Stato, ma che per le imprese rappresenta una sofferenza finanziaria ormai insopportabile. Di qui le novità del decreto: entro due mesi dall'entrata in vigore del decreto sarà promosso un tavolo – con Economia, Regioni, Anci, Upi e Abi – per arrivare alla stipula di una convenzione aperta a banche e intermediari finanziari che punti a: formulare soluzioni per fronteggiare la crisi di liquidità delle imprese causata dai ritardati pagamenti; trovare compensazioni nel patto di stabilità regionale per fasce di popolazione degli enti territoriali; individuare nuove modalità e altre agevolazioni per la cessione pro-soluto dei crediti certi ed esigibili; stabilire criteri per la certificazione dei crediti.

È la classica missione impossibile: aiutare le imprese a a sopravvivere con iniezioni di liquidità e insieme a rientrare dei propri crediti verso Regioni e Comuni per forniture e servizi resi ma rimborsati anche dopo più di due anni di stop delle fatture. È la sfida quasi nascosta in fondo al nuovo testo dell'ottavo e ultimo tassello del federalismo fiscale su «premi e sanzioni» per gli amministratori locali, che ieri ha incassato il disco verde del Consiglio dei ministri e che attende a questo punto soltanto la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Governatori e sindaci in default rimossi per fallimento politico e ineleggibili per dieci anni; ruolo decisivo della Corte dei conti nei controlli locali; ministeri sottoposti a fabbisogni e costi standard e ministri che potrebbero rischiare la sfiducia individuale in Parlamento. Il decreto, contestatissimo da governatori e sindaci, ieri è stato ovviamente difeso a spada tratta dal ministro per la Semplificazione, il leghista Roberto Calderoli. Che a Regioni ed enti locali pronti a ricorrere alla Consulta, ha intanto risposto non esattamente tra le righe: «Non si può chiedere all'oste se il suo vino è buono o agli automobilisti se sono contenti di essere multati. Siamo convinti che si tratta di un decreto molto equilibrato e assolutamente necessario».

Invia commento

Commenti su questo articolo

Documenti

Link

Risorse correlate

Ultimi video della categoria

Ultime notizie della categoria

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

BitMeeting - Organizza le tue riunioni quaificate on-line

Banner AIL Salento

Banner AIL Salento

CARLA E ANNACHIARA QUARTA

CARLA E ANNACHIARA QUARTA
Torna a inizio pagina
RECAPITI E INFO

Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28 

info@sudnews.tv

Privacy Policy
Cookie Policy

SUDNEWS

Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617

ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati