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Nuovo decreto del Governo sulle rinnovabili, aiuti solo ai piccoli impianti

Data: 20/04/2011 - Ora: 09:23
Categoria: Economia

Il testo sarà illustrato domani alla Conferenza Stato-Regioni.

Tornano gli incentivi ma solo per piccoli impianti. Solo ieri l'Unione Europea aveva bacchettato il Governo che aveva sospeso Saranno aiutati i piccoli impianti, le centrali solari costruite su discariche e per risanare zone molto degradate come gli stabilimenti abbandonati o i terreni contaminati. Incentivi a chi investe in ricerca e innovazione. Invece, un freno agli investimenti puramente speculativi mirati ad arraffare quanti più contributi possibile. Sono forse questi i punti principali del decreto sul Quarto Conto Energia sul fotovoltaico messo a punto tra ieri e oggi con gli ultimi ritocchi. Il testo sarà illustrato domani alla Conferenza Stato-Regioni.

La Bozza del quarto Conto Energia Bozza del quarto Conto Energia: le tariffe articoli correlatiCon le rinnovabili, benefici netti tra i 24 e i 32 miliardi al 2020 Nel dettaglio, tra giugno 2011 e dicembre 2011 si procederà con l'assegnazione mensile delle tariffe e con una pendenza differenziata fra i piccoli impianti (1-200 chilowatt) rispetto ai grandi impianti (superiori a 200 chilowatt).

In valore assoluto, per gli impianti di classe superiore a 200 chilowatt, la tariffa sarà ulteriormente ridotta già dal mese di giugno 2011 di una percentuale superiore al 3% rispetto a quanto proposto dal ministero dello Sviluppo economico (1%). E' stato stabilito di eliminare il tetto, in potenza e spesa, per i piccoli impianti fotovoltaici (fra 1 e 200 chilowatt) per il 2011 e per il 2012. Nel caso di impianti a terra fino a 200 chilowatt, al fine di evitare il rischio di frazionamento (più impianti da 200 chilowatt nello stesso sito), è previsto che 200 chilowatt sia il limite assimo per sito, ovvero nel caso in cui nello stesso sito siano collocati impianti che cumulano una potenza superiore a 200 chilowatt, tutti questi impianti concorrono alla potenza: in altri termini rientrano nella categoria grandi impianti con le tariffe e i tetti di spesa e potenza previsti.

Per gli impianti di potenza superiore a 200 chilowatt nel 2011 è disposto un tetto in potenza di circa 1300 megawatt mentre nel 2012 il tetto di potenza è di circa 1700 megawatt. Le tariffe d'incentivo saranno valide dalla data di entrata in esercizio, purché sia ripetuta e confermata nel decreto la stretta dipendenza temporale tra il fine lavori e la data di entrata in esercizio, attraverso gli attuali strumenti (codice di rete e Testo Integrato delle Connessioni Attive) La gestione principale della spesa e di programmazione di eventuali correttivi deve avvenire con la predisposizione di un registro delle richieste di accesso all'incentivo le cui procedure dovranno essere stabilite nel decreto.

Nel 2012 la riduzione delle tariffe sarà su base semestrale con coefficienti di riduzione rispetto al 2011 che variano tra l'8% per i piccoli impianti (tra 1 e 200chilowatt) e del 14% per impianti grandi (superiori a 200chilowatt). Dal 2013 al 2016 si è stabilito nessun tetto di spesa e sistema di controllo della spesa effettuato secondo il sistema "tedesco". Si fissano obiettivi indicativi di spesa al raggiungimento dei quali scattano riduzioni della tariffa per il periodo successivo, ulteriori rispetto a quelle programmate, in funzione della maggiore spesa verificata nel periodo di osservazione. Dal 2013 al 2016 le riduzioni tariffarie varieranno con cadenza semestrale dal 9% al 30% rispetto al periodo precedente. Salvo che per i grandi impianti nel periodo 2011-2012, non è stato posto un limiti di spesa che blocchino l'accesso e non è stato posto un limite al budget finale di spesa al 2016, ma è stata identificata una "forchetta" indicativa di spesa tra 6 e 7 miliardi, al cui raggiungimento potrà essere rivisto il sistema di incentivi.

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