Il libero accesso all'istruzione di ogni ordine e grado è un diritto fondamentale, sancito dalla nostra Costituzione negli articoli 3, 9 e 34. "Ma ancora una volta si assiste ad una palese inattuazione di tutto ciò che concerne il diritto allo studio, e ci si scontra col proliferare di inutili meccanismi di selezione per l'accesso ai corsi universitari" si legge in una nota dell'UdU.
Anche l'ateneo leccese, purtroppo, non è da meno: ieri, 2 settembre 2009, erano 575 coloro che speravano di rientrare nella rosa dei 100 fortunati aspiranti psicologi; analoga scena si ripeterà oggi per il corso di laurea in Scienze e Tecniche della mediazione linguistica, ristretta a soli 120. Venerdì 4 sarà il turno di Lingue, Letterature e Comunicazione interculturale, riservato a 300 unità.
E potremmo ancora continuare.
"Siamo contrari a questa forma di lotteria. La chiamano meritocrazia. L'Unione degli Universitari di Lecce lotta ogni giorno per il rispetto del diritto allo studio, contrapponendolo al rigido sbarramento del numero chiuso, dimostratosi fallimentare sotto più punti di vista.
Riteniamo che il sistema d'istruzione pubblica debba essere caratterizzato da meccanismi di valutazione in itinere, che non precludano la possibilità d'accesso a così tanti corsi di laurea per di più sulla base di meccanismi di selezione quantomeno discutibili.
Il nostro territorio ha bisogno di un'università avulsa da dinamiche clientelari, e che possa finalmente dirsi libera,pubblica e democratica.
Per tutti questi motivi, per gridare forte la nostra contrarietà al numero chiuso, per vigilare affinché tutto si svolga all'insegna della legalità, i rappresentanti dell'UdU saranno presenti in tutte le sedi in cui si terranno i test d'ammissione.
L'Unione degli Universitari di Lecce ribadirà la propria idea di diritto allo studio in un sit in di protesta che si terrà alle 9.30 del 4 settembre 2009, nei pressi dello Sperimentale Tabacchi".