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Data: 15/11/2012 - Ora: 15:02
Categoria:
Tecnologia
Steven Sinofsky lascia a sorpresa, forse
Dopo ben 20 anni dal suo arrivo in Microsoft, Steven Sinofsky, Presidente della sezione Windows lascia con effetto immediato l'Azienda di Redmond. Al suo posto Julie Larson-Green, laureata in business administration alla Western Washington Univeristy, entrata in Microsoft nel 1993 come program manager per Visual C++. Specializzata nella user experience design, la Larson-Green ottiene il ruolo di Corporate Vice president per la Windows Experience. Dal 2005 è diventata uno dei volti pubblici di Microsoft presentando durante i keynote l'aspetto end-user dei prodotti sfornati. Conosciuta come una donna dal carattere di ferro ma anche capace di fare gioco di squadra, secondo Steve Ballmer è colei che riuscirà a compiere la totale integrazione tra i due settori: Windows e Windows Phone.
Torniamo a Sinofsky e al suo abbandono apparentemente senza motivo. Per chi non lo conoscesse Steven Sinofsky è l'uomo che ha fatto la storia a Redmond. Entrato in Microsoft nel 1989 come semplice assistente di Bill Gates, si è conquistato con il tempo uno spazio via via più grande. E' stato nominato Direttore della sezione sviluppo di Office nel 1994 e tra i numerosi progetti che ha supervisionato troviamo Office 2000, Office XP e le versioni 2003 e 2007. Nel 2009 è diventato presidente della direzione Windows, Windows Live e Internet Explorer divenendo così il padre di Windows 7, Windows 8 e il chiacchieratissimo Surface.
E' una notizia che in pochi si aspettavano, soprattutto in un momento così particolare per Microsoft. Nel solo mese di Ottobre infatti ricordiamo l'uscita di Windows 8 versione desktop e la versione per smartphone Windows Phone 8 con il chiaro obiettivo di unificare e integrare le funzioni del famoso sistema operativo su tutti i tipi di device in commercio: tablet, smartphone e Pc. Sempre a fine ottobre è stato lanciato Microsoft Surface, il tablet di punta che a detta della Microsoft dovrebbe diventare l'anti Ipad. Proprio questo device, ritenuto da Sinofsky come un figlio, non ha ottenuto, almeno per ora, le vendite sperate che a detta del CEO Steve Ballmer sono state piuttosto modeste. Può bastare una mezza bocciatura a chiudere la carriera di un fuori classe come Sinofsky? A livello di carisma, innovazione e creatività Microsoft ha perso moltissimo.
Nel comunicato ufficiale di commiato non si fa alcun cenno ai motivi dell'allontanamento, e sia da parte di Sinofsky che da Steve Ballmer, amministratore delegato di Microsoft, vi sono frasi di ringraziamenti e stima reciproca.
Nelle ore successive al comunicato lo stesso Steven Sinofsky ha inviato a tutti i dipendenti Microsoft una email di saluti in cui afferma che "si tratta di una scelta personale e privata, e che in nessun modo riflette speculazioni o teorie sul mio conto, o su quello della società o della sua leadership".
Ma il dubbio che Sinofsky abbia lasciato per attriti e dissapori con l'amministratore delegato sorge spontaneo. E' noto a tutti infatti, il carattere irascibile e impulsivo che lo ha portato spesso a scontri con gli altri settori. Come affermato da Steve Ballmer con l'uscita di Windows 8 come OS disponibile su più device, è indispensabile qualcuno capace di integrare tutti i settori dell'Azienda. A quanto pare Sinofsky non è stato ritenuto capace di farlo.
Intanto all'indomani dell'addio di Sinofsky Microsoft non convince e il titolo crolla in borsa perdendo ben quattro punti percentuale.
Autore: Martina Mascialino
Data: 05/10/2023
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di Maria Nocera
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