Caro Niki,

in campagna elettorale ho avuto il piacere di ospitarti nella mia città per un pubblico comizio. In quell'occasione hai dichiarato di essere rimasto piacevolmente colpito dalla presenza di tantissime persone che, nonostante l'ora tarda, ti hanno accolto con un'ovazione tanto da farti dire "o siete pazzi o è tanta la passione politica che avete". Ora, mi chiedo se le scelte da te effettuate nella composizione della nuova Giunta non rischino di compromettere questo tuo rapporto così diretto e bello con l'elettorato pugliese. Permettimi di spiegarti le ragioni del mio dissenso perché, se la mia formazione politica, da un lato, mi ha insegnato a rispettare le decisioni anche non condivise, dall'altro, mi ha educato a esprimere liberamente il mio pensiero nel rispetto del ruolo e della funzione politica a me assegnata. Ho sin dall'inizio condiviso le ragioni che ti hanno portato a decidere per l'azzeramento della Giunta perché ritenevo doveroso, da parte tua, esercitare le funzioni di leader della coalizione in un momento di palese fragilità strutturale del centrosinistra così come oggi organizzato.

Provare ad allargare i confini della coalizione all'area moderata all'IDV ed a IO SUD era il percorso più naturale da intraprendere anche alla luce dei risultati dei ballottaggi delle amministrative. Meno chiare mi sono da subito sembrate le ragioni legate alla questione morale i cui contenuti avresti dovuto spiegare direttamente alla tua maggiorana e non Berlusconianamente attraverso i media. Se infatti a farmi paura non è Berlusconi come persona ma la cultura del Berlusconismo che si priva del confronto, umiliando le assemblea legislative ed i rapporti con i partiti e i militanti in nome di un leaderismo decisionista, che non conosce mediazione politica e istituzionale; la risposta e la soluzione da te indicata alla crisi, mi dispiace dirlo, ha proprio queste caratteristiche. Ad oggi constato che la tua apertura ai moderati, con l'indicazione di un'Assessore proveniente da quell'area non offre la soluzione politica da te auspicata stando alle dichiarazioni e determinazioni dei leader nazionali e regionali di quell'area politica.

Mi permetto inoltre di segnalarti come questione morale sia anche la scelta di assessori che, dopo aver girovagato nel mio partito senza trovare approdo al tanto agognato porto, oggi trovano rispondenza a tale aspettativa solo dopo aver cambiato casacca e indossato nuove vesti. Ricordo che la questione morale non è solo giudiziaria ma è anche etica dei comportamenti politici, e non mi pare che il comportamento del consigliere Stefàno, gaudente della sconfitta elettorale del centro sinistra nella Provincia di Lecce, non ponga una questione di etica dei comportamenti. Ho imparato ad assumere le mie responsabilità e certamente non sarà il mio voto a pregiudicare la formazione della nuova Giunta. Ritengo che tu rimanga una risorsa fondamentale per il futuro della nostra Regione però non posso non manifestare tutta la mia amarezza proprio perché tu hai potuto constatare, proprio nella mia città, quanto forte è la mia passione politica. Oggi, con queste tue scelte quella mia passione l'hai messa fortemente a dura prova.