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Data: 16/09/2010 - Ora: 12:35
Categoria:
Politica
La rimodulazione è avvenuta a Palazzo Carafa nei giorni scorsi
Antonio Rotundo: "Le Commissioni sono un falso problema. La maggioranza si occupi dei problemi veri dei cittadini. La verità è che hanno fastidio di ogni forma di controllo democratico." La città è allo sbando ed in condizioni disastrose e chi governa la città non trova di meglio che occuparsi della rimodulazione dei posti delle Commissioni Consiliari. Lo diciamo chiaramente: la proposta di rimodulare le Commissioni, per come è formulata, è per noi irricevibile. Più che per esigenze di funzionamento e di funzionalità della macchina amministrativa, questa operazione appare – infatti – rispondere a puri interessi politici di parte con l'obiettivo di mettere le mani sulle Presidenze non gestite dal centrodestra.
Ma le Commissioni non si possono cambiare a proprio piacimento, non sono, ad uso e consumo delle maggioranze di turno perché magari occorre accontentare qualche consigliere, a cui sono state promesse in occasione del rimpasto. La verità è che anche da questa vicenda emerge una visione padronale e proprietaria delle Istituzioni e della politica. Così come emerge chiaramente una concezione della politica di tipo squadristico, se si guarda all'operazione in corso – tra l'altro ben preparata – di farmi fuori da Capogruppo del gruppo misto, che ha il chiaro e cinico obiettivo di colpire con me il ruolo e la funzione stessa dell'opposizione, colpevole solo di svolgere il proprio dovere.
La logica è sempre quella: "o con me o contro di me". Ciò che è avvenuto in questi giorni è particolarmente grave perché il Presidente del Consiglio, che dovrebbe essere garante dei diritti di tutti e figura terza e super partes, è diventato strumento di una sola parte, della maggioranza, e della sua volontà di mettere il bavaglio all'opposizione.
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