Nel decreto Sviluppo, allo studio in questi giorni, il Governo ha introdotto una norma che sblocca, di fatto, la possibilità di costruire centrali nucleari e termovalorizzatori bloccate dalle regioni nel corso degli ultimi anni. La norma prevede che il ministero faccia ricorso alla presidenza del Consiglio dei Ministri per una decisione definitiva, in modo da pervenire alla chiusura del procedimento. L'obiettivo è sbloccare ingenti investimenti per oltre 10 miliardi di euro, totalmente di capitale privato, come quelli dei gasdotti e rigassificatori sulla dorsale Adriatica.

In Puglia, sia la possibilità di un'eventuale centrale nucleare che il termovalorizzaore di Brindisi hanno visto il diniego della Regione, vincendo, nel cas odelle centrali, un braccio di ferro a colpi di carte bollate, nel secondo caso mettendo la società costruttrice del termovalizzatore di Brindisi ad abbandonare il progetto. Cosa succederà ora? C'è da aspettarsi che ci saranno altre battaglie giudiziare, come minimo.