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Data: 04/06/2009 - Ora: 10:00
Categoria:
Politica
Il sindaco Luciano Cariddi sui disagi arrecati dalla nuova ditta aggiudicatrice dell’appalto di raccolta differenziata dell’Ato Lecce 2
Ciò che più mi preme è migliorare la vivibilità cittadina per i miei concittadini e per far risultare ancora più accogliente la città nei confronti dei turisti che ci vengono a visitare annualmente. Tutta una serie di buone pratiche questa città le ha avute da sempre e continua ad averle, in maniera più rafforzata per certi aspetti, anche in questi ultimi anni con la nostra Amministrazione. Certamente si può e si deve migliorare in tanti aspetti. Uno di questi era il sistema della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Abbiamo voluto accettare la scommessa della raccolta differenziata, in qualche modo pure obbligata, visto che ormai si è passati alla competenza della ATO e quindi ci si è spogliati come singoli Comuni dalla gestione di questo servizio.
Una scommessa che, però, ci sta preoccupando perché, nonostante un mese già superato di rodaggio che abbiamo voluto accordare alla ditta che si è aggiudicata l'appalto, ci sembra che rimangano una serie di disagi ai quali né il Presidente dell'ATO, né la sua struttura tecnica, che più volte abbiamo sollecitato, e né tantomeno la ditta appaltante ci hanno dato risposta e quindi ci rimane la preoccupazione per la stagione turistica imminente. Nonostante abbiamo messo a disposizione mezzi nostri per sopperire ai disagi che questa ditta ci sta creando comunque nessuno dell'ATO ci ha fatto pervenire alcun atto che ci possa far sperare su una immediata risoluzione dei problemi. Pertanto oggi, purtroppo, mi sono visto costretto a presentare una formale diffida al Presidente Silvano Macculi perché si faccia carico di queste emergenze che non vogliamo si tramutino in tragedie per il nostro territorio questa estate.
L'appalto impostoci dalla ATO non è nemmeno tanto economico e prevederebbe, sempre a carico della ditta che si è aggiudicata il servizio, una serie di servizi collaterali come la manutenzione del verde cittadino, la potatura degli alberi ad alto fusto, delle palme, la manutenzione e la pulizia delle pinete e delle spiagge. Tutti questi servizi o non sono ancora partiti o stentano a decollare perché evidentemente improvvisati. Lo stesso dicasi sul piano delle attrezzature e degli automezzi che ancora la ditta dimostra di non avere disponibili, nonostante abbia avuto 90 giorni di tempo dalla firma del contratto e nonostante ne siano passati ulteriori 30 da quando è iniziato l'appalto su Otranto.
Mi sembra di capire che lo stesso problema lo stiano vivendo gli altri Comuni che appartengono alla nostra ARO o ATO Lecce 2 e sinceramente se qualche Comune dell'entroterra può tutto sommato permettersi questo tipo di disagi, immaginate ad Otranto cosa potrebbe succedere nel momento di sua maggior vetrina se si facesse trovare come è accaduto in passato a Napoli e a Palermo in questi giorni. Se poi a questo ci aggiungiamo il ripetersi dei problemi collegati al funzionamento delle discariche lì allora i problemi diventano enormi e rischiamo già, come sta avvenendo, di far trovare sulle nostre strade alcuni sacchi e pattumelle pieni di rifiuti che non vengono portati via.
A questo punto non sarebbe malsana l'idea del Ministro Calderoli di eliminare questa sovrastruttura inutile rappresentata dalla ATO, meglio sarebbe che i Comuni si gestissero da soli.
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