Per un sacerdote, che per anni ha guidato una comunità, il trasferimento è sempre un momento di grande cambiamento. Quello personale corrisponde a quello di tutta la comunità che per anni lo ha accolto e che ha considerato molto più che familiare un volto, un modo di fare, un modo di parlare. A volte, il distacco, è più duro del previsto e può succedere che gruppi di cittadini decidano di mobilitarsi per evitare il trasferimento del sacerdote. E' quello che sta accadendo a Leuca, dove il parroco Don Giuseppe Stendardo è pronto al trasferimento. Un comitato si è prontamente attivato per chiedere alle Gerarchie Ecclesiastiche una revisione in proposito soprattutto perchè in passato ad alcuni parroci è stato concesso di rimanere, nel luogo dove si è svolta attività sacerdotale, fino al raggiungimento del 75esimo anno di età. In più il comitato ha voluto contestare il nome "sedicente comitato" che gli è stato attribuito sottolineando l'affetto per Don Giuseppe. "A Don Giuseppe – hanno scritto - auguriamo di proseguire nel proprio ministero sacerdotale presso la Parrocchia di Barbarano con lo stesso instancabile impegno, entusiasmo e umiltà che lo hanno sempre contraddistinto, nella speranza che Dio possa sostenerlo per molti anni ancora; allo stesso modo ci auguriamo che il suo valente successore possa coprirsi di uguale o maggiore gloria. Forse è il tempo di cambiare qualcosa. Per questo ci piace chiudere ricordando Don Milani che, a proposito dell'obbedienza, diceva che essa "non è più una virtù".