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Data: 01/02/2011 - Ora: 16:29
Categoria:
Politica
Con la legge 25 del 2006 – ricorda Greco – la giunta si è impegnata a predisporre il testo unico delle norme sanitarie entro diciotto mesi, il che significa che al più tardi entro la fine del 2007
"Da più di quattro anni la Puglia attende il testo unico delle norme in materia sanitaria, promesso da Vendola nel suo primo Piano di salute: tra quanto vedrà la luce e a che cosa serviranno i soldi messi in bilancio con questo obiettivo, a dicembre scorso?". È il senso di una interrogazione che il consigliere regionale della Puglia prima di tutto, Salvatore Greco, ha indirizzato all'assessore alla Salute, Tommaso Fiore.
«Con la legge 25 del 2006 – ricorda Greco – la giunta si è impegnata a predisporre il testo unico delle norme sanitarie entro diciotto mesi, il che significa che al più tardi entro la fine del 2007 sarebbe dovuta arrivare all'attenzione del Consiglio regionale il relativo disegno di legge. In realtà questo come tutti gli altri impegni presi in quella legge, dalla revisione dei modelli organizzativi alle misure per la appropriatezza dei ricoveri, dalle modalità delle forniture di beni e servizi alla spesa farmaceutica, è rimasto lettera morta».
«Nel Dief approvato a dicembre scorso – prosegue il coordinatore regionale ppdt – la giunta ha fatto sapere di aver scoperto che la materia è complessa, non potendo scrivere che quattro anni sono passati invano, e come se non bastasse l'inadempienza ha provveduto, come suo stile, a stanziare 50mila euro per "finanziare la realizzazione" del testo unico, ovvero altre consulenze a "professionisti esterni"». Da qui la interrogazione all'assessore Fiore perché spieghi «come la giunta intende spendere quei soldi, scegliendo chi e sulla base di quali criteri, e soprattutto in quanto tempo prevede di adempiere a un impegno per il quale è già in forte ritardo rispetto ai tempi che pure era stato lo stesso governo regionale a darsi».
«Leggere gli impegni che Vendola ha preso di volta in volta, nei sei anni ormai trascorsi, in materia di sanità – conclude Greco – è desolante: il candore con cui oggi vengono riproposte le stesse promesse di sei anni fa, come se fosse stato eletto appena ieri, è la beffa che si unisce al danno dell'incapacità di dare risposte alle esigenze di salute dei pugliesi, da parte di questa giunta e della sua maggioranza».
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