Gesù sceglie di cominciare la sua vita pubblica nella Galilea, terra i cui abitanti, estremamente secolarizzati, impegnati cioè nella ricerca del benessere materiale, ignorano i valori spirituali della chiamata religiosa. Alla gente di Galilea che cerca di arricchirsi, mediante le attività lavorative, il Messia rivela che il compimento della storia è in atto, giacché il Regno di Dio, in LUI, è già presente fra gli uomini. A quanti Lo ascoltano s'impone quindi un cambiamento radicale della qualità del loro impegno: devono cioè convertirsi al Vangelo, presente concretamente nel Dio - UOMO, Gesù Cristo. A noi oggi è rivolto l'invito del Signore a cambiare vita: non siamo "chiamati" infatti realizzare beni di consumo, nei giorni terreni, ma a vivere ciascuno la sua "vocazione Cristiana", a lavorare cioè perché il "valore" personale, di cui siamo stati dotati all'origine dal Creatore, si concretizzi. Capacità operative, progetti, impegni umani infatti, dipendono dal fine ultimo, che noi comunitariamente dobbiamo raggiungere. Ogni battezzato cioè, è inserito nella Storia, come in un magnifico puzzle, chiamato da Dio a costruire il proprio tassello nella vita comune.
La vocazione cristiana ci distingue ed incanala, nella varietà, verso la casa del Padre, chiamati ad essere i privilegiati costruttori della Storia Sacra, mediante le opere comuni a tutti gli uomini.