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Data: 25/01/2011 - Ora: 16:54
Categoria:
Politica
Si tratta di una procedura assolutamente corretta e consentita dalle norme che regolano il procedimento dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.
In relazione alla notizia della riapertura della discarica "Vergine" di Taranto disposta dal TAR, di seguito la replica dell'assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro: "La Regione rispetta, da sempre, tutte le sentenze pronunciate dai giudici della Repubblica. Rispetterà anche questa decisione – che sentenza non è, ma semplice ordinanza - emessa in assenza di contraddittorio con i legali della Regione Puglia. Si tratta di una procedura assolutamente corretta e consentita dalle norme che regolano il procedimento dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.
Tuttavia, quando il giudizio cautelare è suscettibile di riverberare conseguenze pregiudizievoli per il diritto alla salute dei cittadini, come nel caso di specie, l'impossibilità per l'autorità che ha adottato il provvedimento impugnato di argomentare in contraddittorio dinanzi ai giudici, crea una "consentita" ma "inevitabile" frattura rispetto a quella tra le parti che potrà argomentare in piena solitudine. La diffida ed il provvedimento di sospensione dell'esercizio dell'attività della discarica "Vergine" in agro di Lizzano, sono frutto di violazioni accertate da organismi tecnici di elevatissimo profilo professionale: dirigenti del Dipartimento provinciale dell'ARPA Puglia di Taranto ed ufficiali di polizia giudiziaria del Corpo di Polizia provinciale di Taranto.
Ci aspettiamo, quindi, di leggere, nell'ordinanza resa in data odierna dal TAR - Puglia Sezione di Lecce – motivazioni assai diffuse ed articolate, trattandosi di una decisione che ha superato i verbali di sopralluogo e contestazione redatti dagli organi tecnici pubblici prima citati. Il provvedimento è suscettibile di essere impugnato; tutte le valutazioni, a tal riguardo, sono al vaglio degli organi tecnici, apparendo comunque prioritaria l'attenta lettura della corposa motivazione dell'ordinanza. Resta inteso che la Regione Puglia continuerà a tutelare il diritto alla salute dei cittadini con tutti i mezzi consentiti."
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