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Dieta mediterranea bene dell’Unesco: grande opportunità per la Puglia

Data: 24/08/2010 - Ora: 09:09
Categoria: Cultura

Dieta mediterranea bene dell'Unesco: grande opportunità per la Puglia

L’ingresso nella lista tutelata dall’Unesco, ci pone nelle condizioni di valorizzare ulteriormente questo nostro patrimonio

Dieta mediterranea nel patrimonio dell'umanità tutelato dall'Unesco: "Un traguardo che ci riempie di soddisfazione e al tempo stesso un punto di partenza che può far arrivare lontano la Puglia, culla indiscussa della dieta mediterranea". L'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno esprime il suo compiacimento per la positiva conclusione del percorso iniziato nel 2007 e che oggi vede la dieta mediterranea quale bene dell'umanità. "Un riconoscimento, – spiega l'Assessore – che ha un valore straordinario per la Puglia, regione simbolo dell'alimentazione mediterranea, con un patrimonio agroalimentare e di tradizioni produttive che ha pochi eguali nel mondo. L'ingresso nella lista tutelata dall'Unesco, ci pone nelle condizioni di valorizzare ulteriormente questo nostro patrimonio. È chiaro che, oggi più che mai, vanno difese l'identità e le caratteristiche tradizionali dei prodotti base della dieta mediterranea". "Così come è necessario - precisa Stefàno - che la difesa e la valorizzazione vadano di pari passo col recupero dei tratti storici, di tutta quella tradizione che c'è dietro la cultura alimentare alla base della nostra dieta. Un regime alimentare, che rappresenta un pezzo importante del patrimonio culturale, storico, sociale, ambientale ed economico della nostra regione. Gli alimenti chiave della dieta mediterranea – continua poi l'assessore Stefàno - sono gli stessi che portano in giro per il mondo quel Made in Puglia così ricercato ed apprezzato, ed il cui peso economico all'interno della nostra produzione agroalimentare, significativamente importante, va difeso e rafforzato". "Oggi – conclude Stefàno – abbiamo un elemento di orgoglio in più e, al tempo stesso, una nuova responsabilità: quella di costruire attorno a questo traguardo una catena di vicende positive in senso economico ma anche sociale. Economico, perché può essere un ulteriore elemento per rafforzare la nostra produzione, sociale perché abbiamo l'obbligo di invertire un trend pericoloso, che vede qui, paradossalmente proprio in Puglia, indici troppo elevati di malattie e disturbi infantili legati all'alimentazione. L'ingresso della dieta mediterranea nel patrimonio dell'Unesco può, dunque, rappresentare l'occasione per rilanciare e divulgare principi alimentari che hanno consentito agli italiani adulti di ottenere il record della longevità, con una vita media nettamente superiore alla media europea, ed il primato della migliore forma fisica fra tutti gli europei".

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