Le radio trasmettono ininterrottamente la sua "Il viaggio", fortunata colonna sonora di un film di successo trasmesso nelle sale poco più di un mese fa. Lui, proprio quella, sceglie di non regalarla al suo pubblico. Probabilmente per confermare la sua fama da cantautore vagamente alternativo, probabilmente perchè i veri fan preferiscono sempre le canzoni di nicchia a quelle più commerciali.

Eppure "Il Viaggio" è mancata un pò a tutti, anche se il cantautore romano ne ha regalato un altro di tour, quello che ha fatto tappa in Puglia con la sua "Me face male a chepa", poi a Roma con "Testardo", canzone che ha fatto trapelare romanità a tutti gli improvvisati cantanti del "Livello 11/8", spazio musicale dove ha avuto luogo il concerto, e poi a Cuba con "Cohiba", ultima tappa di un giro del mondo sulle note di Silvestri. Lui, in Salento, ci è tornato di nuovo. Basta un fischio, basta qualche nota e il seguito è assicurato, perchè Silvestri, per molti, a suon di troppo poche "Monetine", è stato un fedele compagno nei momenti di vita vissuta. Lo "S.c.o.t.c.h." Tour non poteva non fare tappa a Lecce, perchè Lecce doveva essere omaggiata dei nuovi pezzi, un pò critici, un pò riflessivi, probabilmente meno coinvolgenti rispetto ai precedenti ma sicuramente più impegnati. Ma non solo quelli. Da "Le cose che abbiamo in comune" a "Occhi da Orientale", tra batterie, rime incrociate d'amore spiritoso e pubblico che non è mai sazio di musica, si sono spente le luci del palco e "Il Viaggio" è finito, in perfetto stile Daniele Silvestri.