"La valorizzazione turistica del patrimonio geografico e archeologico subaqueo. Il caso di Torre Santa Sabina", organizzato dalla Facoltà di Scienze sociali, politiche e del territorio e dal Dipartimento di Beni culturali dell'Università del Salento, con il Comune di Brindisi, il Comune di Carovigno e l'Associazione dei geografi italiani.

Dopo i saluti di Domenico Menniti, sindaco di Brindisi, del rettore dell'Università del Salento Domenico Laforgia, di Mario Lombardo, direttore del Dipartimento di Beni culturali, di Teresa Elena Cinquantaquattro della Soprindentenza ai Beni archeologici della Regione Puglia e di Vittorio Zizza e Nicola Pepe, rispettivamente sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Carovigno, introdurrà i lavori Marcello Strazzeri, preside della Facoltà di Scienze sociali, politiche e del territorio dell'Università del Salento.

Le relazioni sono affidate a Giuseppe Piccioli Resta, docente di Geografia dell'Università del Salento; Rita Aurienna, docente di Archeologia subacquea dell'Università del Salento; Paolo Caputo della Soprintendenza archeologica di Napoli e responsabile dell'area archeologica di Cuma. Conclusioni di Fabio Pollice, docente di Geografia dell'Università del Salento. Alle 19.45 sarà infine inaugurata la mostra "La storia restituita: Torre Santa Sabina 2009", a cura di Giuseppe Piccioli Resta, che sarà possibile visitare fino al 15 maggio.