"Mi dichiaro sconcertata per i contenuti della lettera rivolta a Nichi Vendola dal Presidente della Provincia di Lecce in merito alla programmazione degli interventi del Programma Interregionale per gli Attrattori Turistico Culturali, il POIN, alimentato da Fondi europei. E mi permetto di attribuirla a un approfondimento forse troppo frettoloso della relativa delibera regionale, o a qualche poco accorto "estensore" della lettera stessa. "Ricapitolo: la delibera della Regione destina complessivamente al Salento circa settanta milioni di Euro. Una cifra importante in questi tempi grami, anzi una cifra che non si era mai vista prima. "Tale importo è così destinato: oltre 48 milioni previsti per la messa in rete degli attrattori culturali (Viaggio tra le identità culturali, le arti, le tradizioni popolari), con specifica attenzione alla rete dei Beni archeologici e architettonici del Salento a cui sono destinati oltre 33 milioni, e a cui inoltre si aggiunge uno specifico Gran Tour tra aree archeologiche e luoghi dell'arte per ulteriori 8 milioni.

"Le altre risorse del Poin contenute nel provvedimento (per complessivi 12 milioni e mezzo) vanno alla messa in sicurezza dei porti turistici, alla valorizzazione dei waterfront e dei borghi marini, ai Parchi riserve e sentieri, e alle aree protette. "Un corposo e ben articolato provvedimento, sorretto da precisi indicatori programmatori, che permetterà al Salento (così come al Gargano, cui la stessa delibera destina ulteriori ingenti risorse) di compiere il definitivo salto di qualità verso un turismo consolidato, internazionale e destagionalizzato. "Va inoltre osservato che la Regione Puglia è al momento la prima, e l'unica tra le Regioni del Poin (Puglia Campania Calabria Sicilia) ad aver predisposto la propria programmazione, cosa importantissima per contrastare il rischio di azzeramento del Poin ventilato dalla Commissione Europea a causa dei ritardi fin qui cumulatisi. "Il Presidente Gabellone chiede inoltre, nella lettera, la ragione per cui i Comuni salentini destinatari dei fondi siano "solo" 73 e non tutti.

Ma evidentemente gli sfugge che la delimitazione geografica del Polo salentino, avvenuta ben tre anni fa dopo una lunga "battaglia" per estenderla condotta dall'allora Assessore al Turismo, è stata decisa dal Comitato di Sorveglianza del POIN, organo europeo, e non certo dalla Regione. E comunque, poiché l'Autorità di gestione del Poin sta per transitare sotto l'alta responsabilità del Ministro Fitto, stante i gravi ritardi cumulati dalla Regione Campania dove attualmente ha sede, nulla vieterà al Presidente Gabellone di discutere "in casa", ed eventualmente di ottenerne la modifica, i confini geografici attualmente indicati per il territorio del Salento."