contrattazione tariffe (quota sociale) delle strutture sociosanitarie per i disabili
L'ANCI Puglia ha incontrato a Bari gli ambiti territoriali sociali della regione sul tema della integrazione sociosanitaria, in particolare per proporre il coordinamento ANCI delle attività dei comuni per la contrattazione tariffe (quota sociale) delle strutture sociosanitarie per i disabili. Erano presenti sindaci e assessori dei comuni capofila d'ambito, oltre ai responsabili degli uffici di piano. Per l'ANCI Puglia, la vicepresidente con delega al welfare Maria Cristina Rizzo e Ludovico Abbaticchio, assessore welfare comune di Bari .
La Regione Puglia, dopo aver definito le tariffe massime per le strutture sociosanitarie per disabili (Delibera G.R. 3032/2010), con una Circolare del 21 marzo u.s. (in allegato), ha previsto per i comuni la possibilità di stabilire con le ASL intese preventive finalizzate a condividere le modalità di individuazione delle strutture, oltre alla possibilità di contrattare con le strutture accreditate tariffe più vantaggiose in relazione alle condizioni organizzative e gestionali dei centri. Gli ambiti sociali hanno accolto favorevolmente la proposta dell'Associazione dei comuni e dopo aver evidenziato alcune criticità, hanno concordato sulla necessità di una posizione congiunta e condivisa e sulla opportunità di una contrattazione unica sotto il coordinamento dell'ANCI.
L'ANCI Puglia è da subito disponibile a sostenere i comuni assumendo un ruolo di cabina di regia per raggiungere le intese con ASL e strutture e per la negoziazione delle tariffe su tutto il territorio regionale. A breve, sarà attivato un apposito tavolo tecnico con i referenti degli ambiti e saranno avviati gli incontri con gli assessori regionali alla salute e al welfare e con le ASL..
"ll coordinamento dell'ANCI - ha sottolineato l'assessore Abbaticchio – è importante in questa fase per evitare comportamenti difformi sul territorio, ma anche perché la delega a contrattare, di fatto attribuita dalla Regione ai singoli ambiti, senza fissare criteri specifici, determinerebbe la anomalia che una stessa struttura possa legittimamente applicare agli utenti tariffe diverse a seconda dei comuni di residenza. Ritengo inoltre necessario da parte della Regione, la riapertura con l'Anci di un tavolo di rivisitazione sui Piani sociali di zona" "Siamo certi – ha detto la vicepresidente Maria Cristina Rizzo - che il percorso avviato oggi con gli ambiti sociali possa e debba divenire sistematico e funzionale alla realizzazione del sistema di welfare locale in Puglia". "Bisogna fare fronte comune – ha commentato il presidente di ANCI Puglia Perrone - per affrontare le problematiche dell'integrazione socio-sanitaria e in genere quelle afferenti i Piani di zona. L'ANCI deve essere punto di riferimento e sintesi delle istanze dei comuni e degli ambiti sociali nei confronti del governo regionale."