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Amministrative leccesi, D'Autilia: le primarie un passaggio obbligato

Data: 01/09/2011 - Ora: 16:00
Categoria: Politica

Amministrative leccesi, D'Autilia: le primarie un passaggio obbligato

Le porte sono aperte, anzi spalancate. Chiunque - sposando lo spirito, i valori e i programmi del centrodestra – voglia candidarsi a sindaco della città di Lecce, partecipi alle primarie

Divertente, in questo ultimo scorcio d'estate, leggere le pagine dei giornali locali. A volte mi sembra che qualcuno abbia confuso il prossimo appuntamento elettorale per un nuovo film da girare a Lecce e, quindi, si butti a capofitto nei casting. Quello e quell'altro, pronti a sbucare all'improvviso per conquistare - senza criterio alcuno - la scena. Forse, solo la scena di un film. Non certamente quella della politica. Non sono contrario alle novità. Anzi, da giovane dico: ben vengano. Ma che rispettino in tutto e per tutto i meccanismi della politica seria, senza dare (spudoratamente) segno tangibile della loro inesperienza amministrativa. Poco prima dell'estate – dovremmo ricordarlo tutti – il sindaco di Lecce Paolo Perrone, candidato naturale (perché uscente, con cinque anni di buon governo alle spalle) e designato da tutte le forze della sua maggioranza, ha offerto la sua disponibilità a partecipare alle primarie, nel caso qualcuno ritenesse di poter meglio rappresentare la città e le sue esigenze (meglio di un sindaco uscente, a metà dell'opera?).

Non per essere retorico, la stampa non me ne voglia. Ma si può mai negare che si è trattato di un atto di coraggio politico e di democrazia partecipata, apprezzato tanto dalla città quanto dai vertici regionali e nazionali dell'area del centrodestra? Lo avrebbero fatto tutti, al posto di Paolo Perrone? Ne siamo sicuri? Non prendiamoci in giro. Qualunque altro primo cittadino uscente avrebbe preteso la sua candidatura, senza mezzi termini. Il nostro sindaco, invece, si mette in discussione e lascia che a prevalere sia il risultato elettorale. Ora. Voglio riportare alla memoria (soprattutto a chi ce l'ha corta) un messaggio che sembra essere stato inghiottito da questa estate afosa. Avanti.

Le porte sono aperte, anzi spalancate. Chiunque - sposando lo spirito, i valori e i programmi del centrodestra – voglia candidarsi a sindaco della città di Lecce, partecipi alle primarie, mettendosi in gioco alla luce del sole, uscendo alla scoperto ed evitando mezzucci e sotterfugi che male fanno ai cittadini, perché creano solo confusione e false speranze. Per rappresentare il centrodestra leccese e porsi come alternativa a Paolo Perrone, non esiste altra via se non questa. Il nostro sindaco è disposto al confronto. Ma gli altri? Stiamo ancora aspettando, fuori dai giornali.

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