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Acqua: Coldiretti, in Puglia è poca e costa tanto

Data: 14/06/2011 - Ora: 15:56
Categoria: Economia

Acqua: Coldiretti, in Puglia è poca e costa tanto

Rivedere le tariffe

"Come avevamo anticipato, qualunque strumento la Regione avesse individuato per dare finalmente attuazione alla Riforma della Bonifica in Puglia l'avremmo accolto favorevolmente. Passate, dunque, in Consiglio le norme straordinarie sui Consorzi di Bonifica, grazie anche al lavoro a più mani dell'Assessorato alle Risorse Agroalimentari con l'Associazione Nazionale delle Bonifiche, l'Unione regionale e le organizzazioni professionali agricole, in particolare Coldiretti, ora va accelerato l'iter per l'approvazione della Legge di Riforma della Bonifica e vanno riviste le tariffe.

L'acqua è poca e quella concessa costa in maniera spropositata". E' il giudizio del Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, sulle ‘norme straordinarie' approvate dal Consiglio regionale della Puglia e che dovranno gettare le basi per l'auspicata quanto non più rinviabile Legge di Riforma dei Consorzi di Bonifica. "Così come – aggiunge il Presidente Salcuni – non è pensabile che i costi della bonifica, della manutenzione del territorio e della gestione dell'acqua debbano essere pagati solo dagli imprenditori agricoli, dato che i consorzi operano anche per erogare l'acqua potabile e gestire gli invasi utili a tale scopo". A fronte dei quantitativi di acqua a disposizione dell'agricoltura, con un evidente rischio per gli investimenti avviati per la nuova annata agraria, non si può non denunciare il costo che gli imprenditori agricoli devono pagare per poter irrigare – e soltanto parzialmente – i propri terreni.

"E' improcrastinabile l'accelerazione del negoziato con la Basilicata, perché il mondo agricolo paga il prezzo di un accordo evidentemente iniquo. Basti pensare che un imprenditore agricolo dell'arco jonico – denuncia il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - paga 1.237 euro per ogni ettaro coltivato, ogni 10 giorni, da maggio ad ottobre, a prescindere dall'effettivo consumo di acqua, con un costo 4 volte superiore ad un suo collega della Basilicata. Le imprese agricole hanno pagato a caro prezzo, in termini di investimento e produttività ritardi e inadempienze, nella gestione del ‘bene acqua'. Riteniamo indispensabile che il tavolo interassessorile istituito dalla Regione continui il suo lavoro, al fine di avviare la realizzazione degli interventi immediati oltre a quelli strutturali, per far fronte alle esigenze delle imprese agricole e della collettività, consapevoli del ruolo che i consorzi di Bonifica hanno anche in materia di tutela ambientale".

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