La CGIL ha organizzato per mercoledì 1^ giugno, alle ore 10, davanti alla sede della Prefettura di Lecce, un sit-in di sensibilizzazione sugli effetti, gravi e imminenti, che produrrà la Sentenza n.68 emessa dalla Corte Costituzionale il 23 febbraio 2011, nei confronti del personale medico e paramedico, amministrativo e tecnico, assegnato a strutture dell'Asl di Lecce. Di fatto, per la sola provincia di Lecce, sono a rischio licenziamento 227 lavoratori che sono stati stabilizzati nei servizi sanitari in virtù delle norme regionali (n.4/2010 e 45/2008), poi impugnate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dichiarate illegittime. Con la delibera n. 931 del 10.5.2011, la Giunta regionale ha quindi dovuto disporre che, in esecuzione della sentenza della Corte Costituzionale, i direttori generali delle ASL dovranno promuovere, entro 15 giorni dal ricevimento dell'atto, le azioni finalizzate alla cessazione degli effetti dei contratti di lavoro a tempo indeterminato sottoscritti con i lavoratori. Un dramma individuale delle persone cui viene sottratta la certezza di un lavoro, ma anche un ulteriore disagio per i cittadini già penalizzati, nell'accesso ai servizi sanitari, dalle croniche carenze di personale. Nel rispetto della decisione dei giudici della Consulta, ma biasimando lo scontro politico tra Regione e Governo, che è incurante della sorte dei tanti lavoratori pugliesi, la CGIL di Lecce, al fianco dei lavoratori, è pronta a fornire al personale sanitario coinvolto ogni più ampia tutela.