Oggi comincia l’Avvento: 4 settimane per prepararci al Natale, adorando Gesù che si fa uomo nel grembo della Vergine per
condividere, a pieno, la condizione degli uomini. Egli ci redimerà sulla Croce, secondo la volontà del Padre Suo e nostro.
Matteo, nel Vangelo odierno, fa riferimento ai giorni che precedettero il diluvio universale, allorchè gli uomini facevano le cose
comuni, quando vennero sorpresi dall’evento, per molti di loro catastrofico, mortale. Allo stesso modo – dice l’Evangelista –
verrà il Signore, come giudice dell’umanità. "Tenetevi pronti! - ci unvita Matteo – perché nell’ora che non immaginate, viene il
Figlio dell’uomo".
Non è una minaccia, per noi, il ritorno di Gesù, né dobbiamo leggerlo come tale, ma sentiamolo come un richiamo a vivere
nell’attesa prudente e fedele di Colui che ci ama e ci vuole con Sè per l’eternità ( se noi accettiamo di vivere secondo il Suo
Vangelo). Lasciamo, ciò significa, le inutili faccende dettate dalla vanità, che occupano il nostro cuore, per riempirlo invece
della Carità: questa sia impegno alla condivisione fraterna di tutti noi stessi per quanti ne hanno moralmente ed
economicamente bisogno. Chi ci conosce deve trovare in noi, i "discepoli", che vivono sapientemente l’attesa del "Padrone di
casa, che sta per tornare" : se Questi ci troverà fedelmente presi dal nostro "lavoro" ci accoglierà in Sè, per sempre. L’Eternità
che ci attendiamo , perché promessa, è la Vita di Dio, in cui entreremo, da figli amati.
Preghiamo :

Aiutaci, Signore,
ad essere tuoi discepoli, fedeli
alla tua Parola oggi
per divenire poi partecipi della
tua Vita, per sempre.
Vieni, Spirito Santo,
ricordaci Gesù (= riempici di Gesù)
illuminaci il cuore.
(Papa Francesco)