Andando verso Gerusalemme, dove avrebbe celebrato la Sua Pasqua (morte e Resurrezione), Gesù attraversa la Samaria e la
Galilea....Per le vie di un villaggio Gli vengono incontro dieci lebbrosi che, a voce alta, essendosi fermati alla debita distanza,
Gli chiedono di essere guariti. Il Signore accoglie la loro richiesta. Mentre, in obbedienza alla legge, i dieci si recano dai
sacerdoti perché attestino la loro guarigione, i dieci si trovano "sanati"...Di loro solo un Samaritano torna indietro a ringraziare.
L’ingratitudine degli altri nove viene sottolineata con amarezza da Gesù.
Riflettiamo: Siamo grati al buon Dio quando ci destiamo al nuovo giorno, abbiamo il necessario per vivere, una casa...? O
riteniamo tutto ciò un nostro semplice diritto?
Se i giovani – e ce ne lamentiamo – crescono da egoisti, da chi imparano?
Immaginiamoci a rivelarci bisognosi di conservare uno spazio di tempo quotidiano per il colloquio con chi ci ha creati e ci
conserva.
Torniamo a pregare più volte al giorno il Padre nostro e ritroveremo la gioia smarrita.