Quando parliamo delle nostre famiglie, con vanto risaliamo agli avi illustri, fondatori; le loro azioni, scelte...
umane nobili, generose sono la nostra eredità più sacra. Parlavo in questi termini, tempo fa, con un amico e
definivo questo patrimonio morale, lasciatoci dai nonni e dai genitori, come la vera ricchezza su cui si fonda
il tessuto familiare. L’oro, l'argento, il denaro purtroppo non sono sempre, invece, il guadagno ricavato da
un impegno sociale speculare, di cui fare memoria grata da parte degli eredi. La Chiesa cattolica
(=universale) di Gesù Cristo è la nostra famiglia: vi entriamo a far parte col Battesimo; alimentati col Pane
Eucaristico, perdonati dai peccati, nel sacramento della Penitenza, sostenuti nella crescita, con la presenza
dello Spirito Santo nella nostra vita, disceso su di noi nella Confermazione cristiana, che ci illumina nella
nostra scelta vocazionale. Veniamo seguiti negli anni, da sacerdoti, catechisti, dalla partecipazione
all’Eucaristia domenicale, praticando la solidarietà nei confronti dei più poveri, il soccorso ai più fragili...

Giungiamo così chi al matrimonio, qualcun altro all'Ordine Sacerdotale..., ministero (=servizio) questo,
coadiuvato da altri membri della comunità, impegnati nella Pastorale cristiana. Gesù, fondatore della chiesa
cattolica, prima di ascendere al Cielo indicò nell'Apostolo Pietro (e dopo di lui ai vari pontefici, suoi
successori) il capo della Sua comunità. Poiché però, molti "gentili"(=pagani) del tempo avrebbero scelto in
seguito di essere battezzati ed inserirsi nella Famiglia cristiana, Gesù stesso convertì sulla via di Damasco
Saulo di Tarso, fino a quel momento persecutore dei Cristiani. Egli divenne col nome di Paolo, Apostolo
delle Genti che curò con predicazione della Parola e il Battesimo. Di San Pietro e San Paolo, nostri santi
fondatori, oggi facciamo memoria, riconoscendo, nella loro opera, la presenza costante dello Spirito Santo,
Che offri loro virtù, sapienza, coraggio apostolico, nei loro giorni terreni e fedeltà al Signore, fino al martirio,
durante le persecuzioni cristiane volute dagli imperatori romani, durante i primi secoli della nostra storia.

Noi, battezzati, siamo il popolo di Dio, impegnato a vivere le opere di misericordia, a sacrificare la domenica
con la partecipazione al Sacrificio Eucaristico, a pregare, ad attrarre nella comunità, cui apparteniamo, con
una vita santa, quanti ancora non hanno avuto la gioia di essere Chiesa. Attraversiamo quindi la fine della
nostra vita terrena, che per noi credenti è solo un passaggio verso l'Eternità, accompagnati dalla comunità
ecclesiale, (=parrocchia) cui apparteniamo.