Vi racconto come ho percepito io il sentimento del Signore che già prevedeva
l'ngratitudine umana, i nostri abbandoni, le nostre idolatrie mondane; Egli, oltre ad
andare a morire sulla Croce per salvarci, non voleva che noi, venuti dopo di LUI, nel
tempo, ci sentissimo 'soli', lontani dal Suo Cielo. La notte, prima della Sua ultima
cena, con gli Apostoli, il Cristo vegliò in preghiera sul monte, a colloquio con il Padre:
aveva deciso di farSi pane spezzato, Eucaristia; Suo memoriale, anche per noi, futuri
Suoi discepoli.
[Memoriale= significa, in questo caso, realtà da far "rivivere"].
Come giunse a tale decisione Gesù Cristo? Aveva annunciato la Parola e guarito
molti quel giorno. Lo avevano seguito in 5000 uomini più donne e bambini, che,
affascinati dalla Sua Predicazione avevano perduto la nozione del tempo...
Stava imbrunendo quando costoro, digiuni come erano, sentirono il bisogno di
rifocillarsi. Gli Apostoli avevano portato con sé solo 5 pani e 2 pesci: che cosa fare?
'Fateli sedere, a gruppi di 50 -disse loro il Signore. Prese quindi la povera riserva
alimentare dei Suoi, rese grazie al Padre, spezzò il Pane che bastò a saziare tutti, e
così anche con i pesci... Avanzarono alla fine circa 12 ceste fra pane e companatico.
Vorrei che voi rifletteste un solo momento con me! Che cosa avrà provato Gesù, in
fondo al cuore, nello spezzare quei pani che furono divisi fra la folla, avendo LUI
"deciso" di divenire per tutti noi, nei millenni a seguire, Pane Eucaristico? E non una
o due, ma milioni di volte? Quanto avrà patito ancora sulla Croce l'indifferenza
umana, di fronte al Memoriale Eucaristico (S. Messa), Suo Corpo spezzato per noi,
tanto spesso indifferenti, e ingrati nei Suoi confronti? È tempo che cerchiamo
insieme di convertirci al Suo Amore, l'unico vero, che mai abbandona, né tradisce.
Non c'è altro da aggiungere, credo.