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Data: 30/05/2025 - Ora: 11:42
Categoria:
Cultura
Giovani e anziani, obbedienti allo Spirito, divengono coraggiosi annunciatori della loro scelta di Gesù Cristo anche in ambienti
scristianizzati
In questo tempo Pasquale torna urgente la domanda fondante, per noi cristiani, -Chi è l'Amore?-
Gesù, il Primogenito del Padre, vive con il Suo Abbà una relazione divina, generativa che dà vita allo Spirito
Santo, terza Persona della Santissima Trinità. Noi, uomini, che sperimentiamo l'amore parentale, coniugale,
filiale, se vogliamo divenire parte della Relazione Trinitaria (Amore creatore e Redentore), dobbiamo fare,
del nostro essere Battezzati, l'esperienza fondante della nostra vita.
Dal giorno in cui siamo entrati a farparte della Comunità ecclesiale, non siamo infatti più soli giacché lo Spirito Santo è venuto ad abitare nel nostro intimo, per renderci Suoi testimoni, capaci di operare scelte dettate da LUI stesso. Lo Spirito Santo è
l'Amore che fa vivere e accettare di morire i martiri cristiani, da venti secoli; è LUI che spinge i missionari ad
annunciare la Parola di Dio nelle periferie delle città e nei villaggi più sperduti; è LUI che aiuta le madri, con
problemi di salute, a scegliere di morire per far vivere il piccolo che portano in grembo. Giovani e anziani,
obbedienti allo Spirito, divengono coraggiosi annunciatori della loro scelta di Gesù Cristo anche in ambienti
scristianizzati, pur sapendo che, per questa testimonianza, saranno beffeggiati e spesso resteranno isolati.
Purtroppo noi spesso ignoriamo di essere abitati dallo Spirito divino né facciamo mistero del nostro essere
incapaci di testimoniare la nostra fede, anche perché così purtroppo si comportano gran parte dei
battezzati. Ignoranza, attaccamento esagerato ai beni materiali e al potere nei vari contesti socio-
ambientali, in cui siamo inseriti, ci limitano e chiudono nel transitorio: dimentichi dei valori spirituali,
incapaci di giungere alla pienezza del nostro essere e quindi alla vita eterna.
Gli effetti di una storia povera di Bene, dalla quale abbiamo escluso Gesù Cristo, sono sotto gli occhi di tutti : la violenza ha preso il posto dell'Amore, che spesso confondiamo con il geloso possesso della persona "amata" meritevole perfino della
morte, se non accetta di vivere sequestrata dal nostro vincolo. Nonostante ciò, la Carità divina continua ad
esortarci, nella Parola del Vangelo, a convertire il nostro tragico egoismo in Amore, quello che, nato dalla
Pasqua di Gesù, continua a scorrere nel nostro cuore fin dalla nostra nascita Cristiana per divenire dono ai
fratelli.
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