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Commento al Vangelo della V domenica di Pasqua

Data: 13/05/2022 - Ora: 10:52
Categoria: Cultura

vangelo

Gesù non viene riconosciuto ai suoi tempi come Messia perché gli uomini se lo attendevano potente
vincitore contro i Romani dominatori


Siamo alla fine della Cena ultima, che Gesù consuma con i suoi; di qui a poco avrà inizio la Sua Passione che
Lo vedrà morire Crocifisso.
In questo contesto di "addio" il Signore usa un’espressione ("sarà glorificato il Padre" e "in LUI, il Figlio")
che, per noi, è di difficile comprensione. La domanda che ci poniamo infatti è "Se l’esito che attende Gesù è
una morte ingiusta e umiliante, come può tale ignominia essere ragione di gloria, per Dio Padre e per Suo
Figlio?
In realtà la Crocifissione del Cristo non può ritenersi la realizzazione di un disegno crudele, da parte dei
plenipotenziari del tempo. Gesù è l’agnello che si lascia maltrattare e uccidere per rivelare agli uomini di
tutti i tempi l’Amore, nei confronti dell’umanità che, guarita, si è allontanata da LUI e rischia di perdersi per
sempre, cioè l’inferno.
La glorificazione di Dio sta quindi nella redenzione, voluta dal Padre e operata dal Suo Cristo, mediante la
Passione e morte cui Questi ha accettato di sottoporsi, "consegnandosi" ai Suoi Crocifissori .
Gesù non viene riconosciuto ai suoi tempi come Messia perché gli uomini se lo attendevano potente
vincitore contro i Romani dominatori mentre Egli accoglie un ruolo, che Lo designava Salvatore "forte" solo
nell’Amarci: Egli ci avrebbe salvati con il Suo martirio, con l’effusione del Suo sangue, con la perdita della
dignità umana e di ogni prerogativa della Sua natura divina, con la Sua spogliazione.
Se l’Amore è l’unico emblema del nostro Signore diviene spiegabile che, tornando al Padre, Egli raccomandi
ai suoi di Amarsi gli uni, gli altri come LUI li ha amati (fino al dono completo di sé stessi)-
Difficile? Ci instradano l’Eucaristia e il Vangelo, che ci fanno vivere in Dio trasmettendoci la Sua stessa
capacità di donarsi, forza dello Spirito, Carità che da sempre unisce il Padre con il Figlio.
Gesù stesso ce Lo ha donato dall’altare della Sua Croce per confermarci poi nello stesso Spirito, nella
Pentecoste.

Autore: Mariagrazia Camassa

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