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Commento al Vangelo della XXII domenica del Tempo Ordinario

Data: 25/08/2021 - Ora: 12:13
Categoria: Cultura

vangelo

Gesù vuole liberare le sue creature da norme vessatorie per aprirne il cuore

Le regole religiose dei giudei, racchiuse nella loro legge, costringevano l’uomo a
scelte esteriori obbligate, imprigionandolo in ritualismi pesanti.
Gesù vuole liberare le sue creature da norme vessatorie per aprirne il cuore ad
Amare, come LUI, nostro Vangelo, fino all’offerta di tutto Sé stesso, all’interno di
relazioni umane significative perché fraterne.
Non è il rispetto pedissequo di norme igieniche né la scelta di alimenti puri a
renderci più umani e fedeli al Signore; così come non è il contatto con oggetti
immondi a rendere impuro il cuore dell’uomo.
Al contrario, la sede interiore di ciascuno di noi è il luogo dell’incontro con Dio o
dell’ accoglienza del vizio, e, dal nostro cuore luminoso dipende la limpidezza del
nostro occhio o la tenebra spessa che può avvolgerlo.
Non è la malattia del corpo, né lo stato sociale a determinarci come esseri graditi o
lontani dal Padre…
C’è da dire che Gesù, nei suoi giorni terreni, ha scelto di vivere tra gli ultimi e tale
condizione di vita umile diviene la regola della sequela, per i suoi discepoli.
L’Abbà ponendoci davanti il Suo Unigenito, ci chiede di seguire LUI, come solo
Vangelo, anche perché Gesù rappresenta, in Sé stesso, la legge e i Profeti e li porta a
perfezione; liberando il Vecchio Testamento da pratiche di vita stantie, capaci di
obnubilare e isterilire il cuore umano.
Se vogliamo migliorare la nostra fedeltà al Vangelo di Gesù Cristo, amiamo
fortemente Dio e i fratelli, senza stancarci di praticare il perdono verso chi ci
trascura e ci offende; anche verso le nostre povertà umane.
Riceveremo, in cambio, un cuore tenero, abitato dalla Trinità, che ha posto in noi la
sua sede, fin dal nostro Battesimo.

Autore: Mariagrazia Camassa

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