"L'uomo è un animale sociale"- Aristotele; "Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici."- Vangelo (Gv15,9-17).
Sono alcune delle citazioni più famose sul sentimento di amicizia nella storia dell'Universo.
Straordinario il fatto che qualsiasi fonte religiosa, filosofica o sociologica sia concorde sull'importanza di avere un altro individuo al quale poter fare riferimento in qualsiasi evenienza.
I legami creati da persone che nutrono una stima reciproca sono il cuore pulsante dei migliori progetti ma possono con rapidità impressionante essere distrutti per non ritornare più come prima a tal punto che verrebbe da domandarsi: come mai è cosi semplice perdere un caro amico?
La risposta sta nell'individualità di ognuno di noi: l'uomo pur essendo naturalmente predisposto al piacere della compagnia e alla collettività, è comunque un essere egoista che cura fondamentalmente il benessere personale (non a caso gli amici si scelgono attraverso una severa selezione del tutto soggettiva). Sentirsi infastiditi o traditi dal comportamento di un amico è un esperienza del tutto soggettiva e quindi la mia verità può non corrispondere a quella di un altra persona con carattere ed esperienze diverse.

Pirandello è un grande esponente della teoria del "relativismo" in cui non esiste una verità assoluta, ma sono tante quante le persone abitano nel mondo, da qui "la teoria delle maschere", ogni persona indossa una maschera diversa secondo la situazione in cui si trova. Ergo non esiste neanche un individualità autentica e vera.
Queste tesi mostrano in maniera pessimista - ahimè anche realistica - il motivo per il quale non è possibile andare d'accordo con tutti e soprattutto perché non comprendiamo il prossimo.
L'unica persona che è stata in grado di capire e ad amare fino alla morte l'Umanità porta il nome di Gesù Cristo, figlio prediletto di Dio sceso dal Regno dei Cieli per salvarci e lasciare il messaggio (insegnamento) più carismatico e importante mai trasmesso "ama il prossimo tuo come te stesso".
Per chi crede, il modello di Cristo è il massimo traguardo che si può sperare di raggiungere e forse per questo motivo anche coloro che non credono al mistero della Resurrezione sono comunque convinti che l'uomo chiamato Gesù, nel corso della sua vita, abbia lasciato un'impronta durata nei secoli sul perfetto concetto di amicizia e amore.