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Data: 03/04/2008 - Ora: 11:59
Categoria:
Cultura
L’eccezionale evento La Forza del Bello.
L'arte greca conquista l'Italia, mostra allestita a Mantova nelle sale affrescate di Palazzo Te, inaugurata il 29 marzo e aperta fino al 6 luglio 2008, espone all'interno della I sezione Un'Italia greca, e precisamente nell'ambito della sottosezione Mostrare gli Dèi, narrare il mito, la statua bronzea dello Zeus Stilita di Ugento, uno dei principali capolavori artistici dell'arte magno-greca, rinvenuta a Ugento nel 1961 e conservata nel Museo Archeologico di Taranto. La mostra, ideata e curata da Salvatore Settis, con la collaborazione di Maria Luisa Catoni e il contributo di Francesco De Angelis, Lucia Franchi e Paul Zanker, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Archeologici, dal Comune di Mantova, dalla Regione Siciliana, dalla Regione Lombardia e dal Museo Civico di Palazzo Te, "illustra con una scelta di oltre centoventi opere di straordinario impatto visivo, provenienti da tutto il mondo, la storia della presenza dell'arte greca sul territorio italiano, di centrale importanza nella millenaria vicenda di contatti e scambi che forma la trama delle culture artistiche del Mediterraneo".
Nella celebre villa, capolavoro dell'architetto e pittore Giulio Romano, "per la prima volta contemporaneamente, sono esposti i capolavori dell'arte classica in una sequenza narrativa che dal VII secolo a.C. conduce lo spettatore alle scoperte archeologiche dell'Ottocento e alle recenti restituzioni da musei americani, invitandolo a seguire il processo di riscoperta e conoscenza storica ancora oggi in corso". Nelle prime due sezioni in cui è suddivisa la mostra, Un'Italia greca e La Grecia conquista Roma, viene raccontata la Magna Grecia attraverso le opere greche importate in Italia e quelle degli artisti greci a Roma, insieme alla successiva e fertilissima produzione di copie dagli originali greci, esponendo reperti prestigiosi come il Torso di kouros detto Apollino Milani del Museo Archeologico di Firenze, la Venere Callipigia Farnese proveniente dal Museo Archeologico di Napoli, la Testa Colossale di Atena dei Musei Vaticani, il Vaso di Eufronio, cratere attico a figure rosse risalente al 515 a.C.
La terza sezione Nostalgia della Grecia, invece, allestita nelle Fruttiere del Palazzo, illustra la fortuna dell'arte greca fino al Rinascimento, attraverso, ad esempio, lo Spinario in bronzo dei Musei Capitolini, il Torso del Belvedere in marmo proveniente dai Musei Vaticani e realizzato nel I secolo a.C., o ancora il Bacino marmoreo con dipinte le Nereidi, risalente al 300 a.C., restituito all'Italia dal Getty Museum. (Per ogni altra informazione riguardo alla Mostra visitare il sito www.laforzadelbello.it). La bellezza delle forme, l'eleganza del movimento, la cura dei dettagli sono le caratteristiche che appartengono ad ogni reperto della mostra mantovana; lo Zeus di Ugento, inoltre, si distingue per notevoli peculiarità. Testimonia infatti la vivacità dei contatti e degli scambi che Ugento, centro dominante della civiltà Messapica, aveva con la città di Taranto, unica città magno-greca fondata in Puglia.
La statua dello Zeus è stata rinvenuta occasionalmente, durante i lavori di scavo per le fondamenta di una civile abitazione, nel 1961, all'interno di una buca chiusa da un masso di forma quadrangolare, che verrà riconosciuto come il capitello ornato da rosette che sosteneva la statua. Alta 74 centimetri, venne realizzata alla fine del VI secolo a.C. con il metodo della fusione a cera persa. Rappresenta il dio, con il busto leggermente ruotato, che reca in mano il fulmine nella mano destra e l'aquila nella sinistra, coronato di alloro e di rosette. Dal luglio 2002 all'aprile del 2004 la statua bronzea, conservata nel Museo Archeologico di Taranto, è stata esposta nel Museo Civico ad Ugento, che ne conserva tutt'ora una copia, nella mostra Klaohi Zis, il Culto di Zeus ad Ugento, organizzata dall'Amministrazione Comunale di Ugento in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia e con l'Università degli Studi di Lecce. Inoltre da tre anni e nel nome della statua raffigurante lo Zeus stilita – simbolo assoluto di eclettismo culturale, dell'apertura degli antichi Messapi alle influenze esterne - nella Città di Ugento si svolge una manifestazione di richiamo internazionale, il Premio Zeus – Premio Internazionale di Archeologia con lo scopo di offrire un pubblico riconoscimento a insigni studiosi, giovani laureati, enti o istituti e fondazioni che si sono distinti nel campo della conservazione e della valorizzazione di beni archeologici. Viva felicitazione per l'importante evento esprimono il Sindaco On.le Eugenio Ozza e l'Assessore alla Cultura Avv. Massimo Lecci, poichè sottolinea come ancora una volta siano la cultura e la storia della città gli elementi trainanti dell'economia di un territorio che fa della valorizzazione dei beni culturali lo strumento di promozione privilegiata delle sue ricchezze.
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