L'Evangelista Luca, con semplicità, ci racconta nel Suo Vangelo, oggi, un
fatto straordinario: i pastori, dopo aver obbedito all'invito degli Angeli
"Andate e troverete Maria e Giuseppe con il Bambino in fasce, adagiato in
una mangiatoia" (il Salvatore del mondo!), annunciano ai genitori del
Piccolo Gesù e poi a quanti incontrano "Abbiamo visto Dio, incarnato,
fattosi bambino". Maria, la Madre, ascolta tale "annuncio" e lo conserva
in cuore. Teniamo conto che, a quel tempo, i pastori non erano gente
stimabile, pure il coro angelico, nella notte santa, sceglie proprio loro per
divulgare la Bella Notizia: "Dio è nato sulla terra per gli uomini!". Ed
ancora più meraviglioso è il rapido avviarsi dei guardiani di gregge verso la
grotta di Betlemme, luogo scelto da Dio per la nascita di Suo Figlio. Dopo
aver divulgato la lieta notizia i pastori se ne tornarono "glorificando" e
"lodando" Dio...: sono divenuti "credenti". Così accade ancora presso le
popolazioni semplici alle quali i Missionari annunciano la Parola di Dio:
Questa viene accolta con gioia dai cuori di intere popolazioni, da noi
definite "incolte". L'agnosticismo si diffonde invece tra i civili-dotti che,
insuperbiti dalle conoscenze, hanno difficoltà a sminuirsi, riconoscendosi
nel numero dei "comuni", "poveri mortali". La vera sapienza rende gli
uomini umili, felici di riconoscersi figli di Dio-Padre e dal Cristo redenti. Al
Bambino nato a Betlemme, a otto giorni dalla nascita, fu messo il nome di
Gesù, come era stato detto dall'Angelo, in sonno a Giuseppe. Avere fede
cristiana non ci rende "creduloni" ma "credenti" nel Signore della Storia.
"Creduloni" diveniamo invece, consultando maghi e oroscopi, nel
desiderio di conoscere un futuro che le stelle non possono offrirci,
secondo le nostre povere aspettative.