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Vendola sigla protocollo d'intesa con i sindacati sul personale regionale

Data: 06/12/2011 - Ora: 15:37
Categoria: Politica

Per quanto riguarda la vicenda dei retrocedendi, questa intesa, ha spiegato Pellegrino, "chiarisce che nessuna attività da parte della Regione sarà indirizzata nella sostituzione dei 561 lavoratori coinvolti.

"Abbiamo approfittato di un passaggio molto delicato e impegnativo per tutti noi, relativo alla questione del personale retrocedente, per fare una discussione di carattere generale e giungere a una conclusione che considero molto positiva". Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola durante la conferenza stampa di presentazione del Protocollo d'intesa tra Regione e Cgil-Cisl-Uil-Direr sulle politiche del personale regionale. "Abbiamo provato in diversi modi – a spiegato Vendola – a metter mano all'organizzazione del personale sapendo, come dimostra la vicenda dei retrocedendi, che talvolta i nodi delle questioni stratificate nel tempo vengono al pettine, anche se riguardano un passato remoto. Tuttavia, credo che la cosa fondamentale sia quella di affrontare le emergenze avendo l'opportunità di definire un quadro programmatorio globale e di farlo con spirito di concertazione con i sindacati".

"Noi – ha spiegato il Presidente della Regione – ci impegniamo con questo Protocollo d'intesa a definire tracce di lavoro per ciascuno dei problemi che, a volte, vengono vissuti dal personale regionale con grande inquietudine e ansia. Abbiamo il problema della ridefinizione degli organici di una Regione che, da questo punto di vista, forse è la più virtuosa d'Italia". Tuttavia, secondo Vendola "la virtuosità vista dal lato del costo della spesa per il personale non si traduce automaticamente in virtuosità dal punto di vista dell'efficienza della macchina regionale. A fronte di circa 2400 contratti a tempo determinato, e quindi a fronte di una dotazione organica che è così sottodimensionata, e di fronte al problema dei retrocedendi e della questione relativa al blocco della spesa sul personale, noi abbiamo la necessità di individuare tutti i problemi e insieme di concertare una strada che possa farci vivere questo passaggio non solo come adeguamento a un quadro drammaticamente complesso, ma anche come occasione per riqualificare le politiche del personale". Il contenuto del documento è stato illustrato dal Capo di Gabinetto Davide Pellegrino, il quale ha ribadito che l'intento del Protocollo "è quello di affrontare insieme i problemi che negli ultimi mesi si sono manifestati in materia di personale regionale e che, probabilmente, un approccio sulle singole questioni avrebbe sicuramente pregiudicato una possibilità di soluzione".

Per quanto riguarda la vicenda dei retrocedendi, questa intesa, ha spiegato Pellegrino, "chiarisce che nessuna attività da parte della Regione sarà indirizzata nella sostituzione dei 561 lavoratori coinvolti. I dipendenti coinvolti costituiscono per l'Ente professionalità riconosciute e quindi, sia in questa fase che in tutte le possibili evoluzioni della vicenda, le loro professionalità saranno salvaguardate e non ci sarà alcuna attività di tipo sostitutivo". Accanto alla vicenda dei retrocedendi, nel Protocollo è sancito l'impegno comune dell'Amministrazione Regionale e dei sindacati "a definire – ha continuato Pellegrino – con una prospettiva di medio periodo, un Piano dei fabbisogni della macchina regionale che è sì virtuosa, ma anche molto fragile e inadeguata a fornire servizi di eccellenza nei confronti dei cittadini".

"All'interno di questo processo – ha concluso Pellegrino – abbiamo anche stabilito nel Protocollo due particolari livelli di attenzione: il primo livello di attenzione nei confronti del personale appartenente alle categorie B e C, lavoratori che a causa di sovrapposizioni di norme, pur avendo un elevato livello di professionalità non sono riusciti a sviluppare idonee progressioni di carriera. Il secondo livello di attenzione riguarda il personale a tempo determinato. Anche su questi lavoratori la cabina di regia dovrà definire ogni possibile utile azione, anche amministrativa, per valorizzare secondo la normativa vigente le professionalità sin ora acquisite".

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