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    Data: 31/10/2025 - Ora: 10:09
    
    Categoria: 
   Politica
    
    
    
 
Biancofiore:" Un piano casa per trattenere i giovani e una visione internazionale"
"Un piano casa per trattenere i giovani e una visione internazionale per rigenerare tante città pugliesi che possono amplificare la propria vocazione turistica: è Valencia il modello da seguire". A formulare queste proposte il presidente di Ance Puglia, Gerardo Biancofiore, durante l’incontro del consiglio generale dell’associazione con il candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, Antonio Decaro.
"Va benissimo il lavoro fatto su Bari – ha riconosciuto Biancofiore - ormai nella top ten delle città italiane per flussi turistici; tuttavia, anche per contribuire alla destagionalizzazione dei flussi in tutta la Puglia, auspichiamo una visione sfidante e internazionale per rigenerare tanti territori della nostra regione. Un’esperienza di successo è quella di Valencia che, grazie anche all’intervento dell’archistar Calatrava, ha vissuto un’importante rigenerazione del tessuto urbano che l’ha proiettata tra le mete più visitate della Spagna: dalla riqualificazione di un antico quartiere alla trasformazione del letto di un fiume in uno spazio futuristico dedicato alla scienza a quella di un vecchio ospizio in un campus universitario sostenibile, luminoso e aperto alla città, tra restauro architettonico e nuova costruzione. È questa la strada che invitiamo il prossimo presidente della Regione a percorrere nell’ottica di una riduzione del consumo di suolo in favore della rigenerazione del costruito".
"Altro tema che il nuovo presidente dovrà affrontare – ha aggiunto Biancofiore - è il numero inaccettabile di giovani pugliesi che lasciano la nostra regione, impoverendone il sistema sociale ed economico. Legittimamente cercano altrove un lavoro dignitoso e un’abitazione a costi accettabili; su quest’ultimo punto auspichiamo un piano-casa rivolto ai giovani che punti allo sviluppo e alla riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e di edilizia sociale da locare a prezzi calmierati. Un modello da seguire è quello dell’Emilia-Romagna che pochi giorni fa ha varato un piano casa da 300 milioni di euro, attingendo anche alle risorse BEI. Quanto al lavoro sicuro, il sistema Ance sta cercando di fare il proprio: il nostro intento è quello di creare un’Academy dedicata alla formazione operativa, distinta da ITS e Università, per rispondere alla crescente domanda di manodopera e alle innovazioni del settore; fondamentale per l’associazione è dare spazio a enti formativi accreditati non generalisti ma specializzati nel settore delle costruzioni".
Al presidente Decaro, Ance Puglia ha consegnato un documento programmatico nel quale l’associazione esprime preoccupazione per la conclusione dei cantieri del PNRR entro il prossimo giugno, auspicando coraggio, visione e misure di lungo periodo per non dissipare quanto fatto finora.
Il documento delinea una serie di interventi strategici per affrontare le attuali criticità del settore delle costruzioni in Puglia - che rappresenta il 13,2% del PIL regionale occupando il 36,3% degli addetti nell’industria con le sue 31.500 imprese - e promuovere un approccio volto a rafforzare la competitività del territorio pugliese.
Quali le priorità per i costruttori pugliesi? Politiche regionali stabili e lungimiranti che sostengano le imprese pugliesi qualificate e formate, semplificazione e certezza del quadro legislativo per poter pianificare con fiducia gli investimenti, norme e iter chiari e misurabili; dunque, non meno regole, ma regole valide per tutti: cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.
Secondo Ance Puglia, inoltre, il territorio regionale necessita ancora di ingenti investimenti infrastrutturali per sostenere la crescita. In quest’ottica l’auspicio è quello di superare la logica emergenziale; occorre promuovere la manutenzione programmata delle infrastrutture per la prevenzione del dissesto idrogeologico e delle reti viarie.
La Regione Puglia – evidenziano anche i costruttori pugliesi - deve prepararsi con tempismo alla nuova programmazione europea 2028-2034 che prevedrà accesso ai finanziamenti tramite la partecipazione a bandi pubblici e inviti a presentare proposte. Di conseguenza, sarà indispensabile che la Regione si doti fin da subito di progetti validi e idee vincenti, per poter accedere alle risorse disponibili, quasi due miliardi di euro per l’Italia.
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