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Vendola blocca il bando per il nuovo San Raffaele a Taranto

Data: 17/11/2011 - Ora: 16:32
Categoria: Politica

Vendola sul San Raffaele a Taranto "Stop al bando per il nuovo ospedale"

Il presidente della Regione Nichi Vendola sospende il bando per il concorso di idee per l'acquisizione del progetto definitivo e scrive al sindaco di Taranto e al presidente della Fondazione per chiedere la sospensione. Alla base della richiesta, le incongruità riscontrate sui terreni oggetto di variante urbanistica "Sospendere il bando per il concorso di idee per l'acquisizione del progetto definitivo finalizzato alla successiva realizzazione dell'ospedale San Raffaele del Mediterraneo e, ove ne ricorrano i presupposti, ritirarlo". Lo ha chiesto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in una lettera inviata ieri sera al sindaco di Taranto Ippazio Stefano e al presidente della Fondazione San Raffaele del Mediterraneo Vittorio Dell'Atti.

La sospensione, "nello spirito di cooperazione tra istituzioni", è stata chiesta - informa una nota della Regione Puglia - perché il Servizio urbanistica regionale dell'assessorato regionale alla Qualità del territorio (nell'ambito del procedimento per il perfezionamento della variante urbanistica propedeutica alla realizzazione del nuovo ospedale) ha riscontrato una incongruità tra quanto rilevato dal Corpo Forestale dello Stato e quanto invece attestato nella perizia tecnica del Comune di Taranto in merito alle aree percorse dal fuoco. Alcune particelle interessate dalla variante urbanistica sarebbero state infatti percorse dal fuoco nel corso degli eventi calamitosi del 2006 e del 2009 ma nonostante ciò, e a seguito della perizia tecnica del Comune, sarebbero state ritenute non assoggettabili alla legge in materia (la 353 del 2000 secondo la quale ricordiamo non si può costruire per un determinato periodo e neanche modificare la destinazione d'uso).

Nello specifico invece emerge che "l'istruttoria comunale sia stata condotta non confrontando i rilievi che il Corpo forestale dello Stato ha compiuto successivamente agli eventi calamitosi del 2006 e del 2009", rilievi che contenevano naturalmente le particelle in questione. Inoltre nel percorso di approvazione del catasto delle aree boscate e su altre problematiche ambientali, vi sono prescrizioni non ancora evase dalla Vas (Valutazione ambientale strategica). "Sarebbe, quindi, ragionevole - afferma Vendola - che il Comune approfondisca quanto emerso dall'istruttoria regionale onde garantire piena legittimità al procedimento di variante urbanistica".

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