Una lettera di Pinuccio Stea ex consigliere comunale di Taranto
Analizzando i dati Istat emerge che a Taranto l'incidenza della fascia di popolazione tra i 18 e i 34 anni, ha subito, nel corso degli ultimi due decenni, una drammatica riduzione passando dal 27,31 percento al 21,32 per cento.
Grafico 1 – Incidenza della popolazione tra 18 e i 34 anni sul totale della popolazione residente a Taranto. Fonte: Istat, anni vari In realtà, questo dato, di fonte anagrafica ufficiale, già drammatico, sottostima la portata del problema poichè sfugge alla rilevazione Istat la parte di giovani, che pur essendo domiciliata in altro Comune non ha ancora ufficialmente modificato la propria residenza anagrafica. A questo dato si accompagna un invecchiamento notevole della popolazione residente, alla luce del dato che riguarda l'incidenza della popolazione ultrasessantacinquenne, che si è invece quasi raddoppiata passando dall'11 percento al 19,23 percento.
E una parte dei giovani che sono andati via, quali caratteristiche ha ? Ho fatto una mini-mini indagine, quasi di carattere interfamiliare; metto in chiaro quindi che il suo valore scientifico non è attendibile. Ma lo voglio sottoporre lo stesso all'attenzione dei lettori; ecco il risultato. Mia figlia si è maturata, all'"Archita" di Taranto, nel 2001: oggi, dopo essersi laureata in "Management delle Pubbliche amministrazioni e degli Organismi internazionali", vive e lavora a Milano. Ed i suoi compagni di classe ? Vivono e lavorano a Milano: una laureata in "Economia aziendale", un laureato in Giurisprudenza, un laureato in Scienze politiche. Vivono e lavorano a Bologna: una laureata in "Scienze della Comunicazione", una laureata in Farmacia. Vive e lavora a Perugia: un laureato in Veterinaria. Vive e lavora a Pisa: un laureato in Giurisprudenza. Vive e lavora a Roma: un laureato in "Scienze della Comunicazione". Vive e lavora a Siena: un laureato in Medicina. Vivono e lavorano all'Estero: una laureata in "Economia delle Istituzioni pubbliche e degli Organismi internazionali", un laureato in Lingue. Vivono e lavorano a Taranto: due laureati in Giurisprudenza, un laureato in Filosofia, una laureata in "Scienze della Comunicazione".
Tab. 1 - Città in cui sono domiciliati o residenti (v.a e %) Città v.a. %
Bologna 12,5
Estero 12,5
Milano 25
Altre città italiane 25
Taranto 25
Grafico 2 - Città in cui sono domiciliati o residenti (%) Insomma il 75 per cento di una terza liceo, dopo la laurea e oggi al di sotto dei trent'anni, vive e lavora fuori Taranto; e quasi tutti si sono laureati con una votazione tra il 105 ed il 110.
Tab. 2 Laurea che hanno conseguito Laurea v.a. % Economia 18,75 Giurisprudenza 25 Scienze della comunicazione 18,75 Altro* 6 37,5 * Farmacia, filosofia, lingue, medicina, scienze politiche, veterinaria
Bene, non voglio aggiungere analisi che altri meglio di me hanno fatto nel recente passato; mi preme solo porre una domanda, che penso sia nella testa e nel cuore di tanti cittadini di Taranto: dopo il tentativo promozionale di "Nati a Taranto", quali scelte sono state concretamente fatte e quali scelte si ha in mente di fare per invogliare questi giovani talenti nostrani a lavorare e quindi tornare nella nostra realtà, immettendo così linfa vitale in un corpo che si rinsecchisce sempre più? Ed è una domanda che è rivolta sia alle Amministrazioni pubbliche che alle Associazioni imprenditoriali private, che non possono non sentire sulle loro spalle la responsabilità di contribuire a dare risposte ad un'esigenza assolutamente vitale per il futuro di Taranto.
Autore: Pinuccio Stea ex consigliere comunale di Taranto