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Data: 23/08/2010 - Ora: 09:37
Categoria:
Politica
Di seguito le sigle dei promotori contrari all'opera: Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Fondazione "Dott. Antonio Di Giulio", Fondazione "Prof. Franco Rubino", A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell'Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino "Mo' Basta!", Comitato Brindisi Porta d'Oriente, Salute Pubblica.
Fino ad ora il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese non si era pronunciato nè a favore nè contro l'ipotesi, oramai più che reale, che nel porto di Brindisi venga realizzato un rigassificatore. Altre istituzioni, tra cui la Regione Puglia, il Comune di Brindisi, l'ex presidente della Provincia di Brindisi si erano detti contrari in più occasioni. La decisione di costruire il rigassificatore è del Governo e si protrae ormai da anni attraverso infinite carte bollate tra istituzioni locali e la ditta appaltatrice, l'LNG. "Attendevamo chiarezza dal Presidente dell'Amministrazione provinciale Ferrarese sulla questione del rigassificatore - dicono ora i promotori del no al rigassificatore - e, in una sua recente intervista, questa chiarezza c'è stata con il fermo "no" all'impianto in continuità con la linea da sempre seguita dalla Provincia e in dichiarata coerenza con gli impegni elettorali assunti. La manifestazione del 19 giugno è servita a tutti perché ha dimostrato, con la forte partecipazione della gente e con la serietà della sua impostazione sintetizzata anche nel motto "contro nessuno e a favore di tutti", che la stragrande maggioranza dei cittadini continua ad essere con la massima determinazione contraria alla realizzazione di un impianto pericoloso per l'incolumità dei cittadini e in contrasto con le scelte socio politiche delle Amministrazioni locali e della Regione Puglia. I fatti daranno ragione al buon senso.
Seguiremo con la massima attenzione i lavori del Consiglio provinciale monotematico nella certezza che la chiarezza rinvenibile nelle recenti dichiarazioni del Presidente Ferrarese troverà formale espressione nell'approvazione di un documento ufficiale fondato ovviamente sui seguenti punti: opposizione alla realizzazione dell'impianto sul versante istituzionale facendo presente al Governo le ragioni di tali scelte; contrasto a tale realizzazione sul piano di tutte le possibili iniziative giudiziarie a partire dalla sollecita presentazione del ricorso al competente Tar contro il decreto ministeriale che formalizza il parere della Commissione VIA. Abbiamo già detto e ribadiamo che il ricorso al Tar implica da parte dei legali incaricati un complesso ed approfondito lavoro preparatorio sicché è assurdo che qualcuno ipotizzi rinvii che renderebbero improbo tale lavoro".
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