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Data: 28/01/2011 - Ora: 11:48
Categoria:
Politica
Riceviamo e pubblichiamo
Sul tema della realizzazione delle infrastrutture necessarie alla mobilità del Grande Salento, non ho nessuna remora a riconoscere, nell'azione del Presidente Gabellone, due meriti:
1) Aver fortemente voluto la ripresa di un costruttivo dialogo tra le tre Amministrazioni Provinciali salentine, "arenatosi" (è proprio il termine giusto) sulla guerra, con Brindisi, per la sabbia necessaria al ripascimento delle coste leccesi.
2) Aver posto alla base delle richieste di finanziamento il Progetto Strategico elaborato dalle Giunte Provinciali leccesi di centro-sinistra dell'ultimo decennio. La visione strategica che la Giunta Pellegrino pose a base del precedente protocollo d'intesa con le Provincie di Brindisi e Taranto, datato luglio 2006, ancora oggi dimostra tutta la sua validità e visione al punto da essere, con correttezza istituzionale, espressamente richiamato nella premessa dell'accordo sottoscritto dal Presidente Gabellone.
Il "Grande Salento" fonda la sua potenzialità strategica sul suo essere incrocio tra due direttrici europee della movimentazione transnazionale: Il Corridoio 8 e il Corridoio Mediterraneo. Rispetto a queste direttrici, il Sistema Jonico-Salentino, si pone come Sistema Territoriale Integrato in cui i singoli territori hanno forza propulsiva in quanto collegati e funzionali tra loro. Le singole provincie da sole non hanno la forza di attrarre i flussi e gli interessi internazionali. La provincia di Lecce si caratterizza, da una parte, per una crescente vocazione turistica conseguente all'alto valore ambientale del proprio territorio e dall'altra, per un'atavica difficoltà di accesso delle proprie merci sui mercati nazionali ed internazionale. Risulta quindi evidente che la provincia di Lecce, per meglio difendere i suoi interessi economici e di sviluppo, deve promuovere l'immediata realizzazione di alcune infrastrutture per la mobilità a livello interregionale che, anche se ricadenti in altre provincie, risultano strategiche per il nostro territorio. La costruzione del nuovo molo crocieristico e il collegamento ferroviario tra la Stazione di Lecce e l'aeroporto di Brindisi, sono indispensabili al consolidamento e sviluppo della vocazione turistica della nostra provincia.
La realizzazione della strada Bradanico-Salentina, Gallipoli-Taranto-Matera-Candela, permetterebbe alle aziende del sud-salento e dell'arco Jonico di arrivare velocemente sui mercati nazionali, collegandosi sia al sistema autostradale nazionale che al Porto di Taranto e all'aeroporto di Grottaglie, punti di valenza europea nel trasporto e lavorazione containers e del trasporto cargo. Garantita, attraverso Brindisi e Taranto, l'accessibilità transnazionale al sistema Jonico-salentino, non meno importanti sono da considerare le opere di adeguamento e ammodernamento della rete viaria tra le tre provincie. Per queste arterie, la cura di un'attenta progettazione esecutiva a basso impatto ambientale, risulta necessaria non solo ad evitare ricorsi e proteste (vedi la vicenda della Maglie-Leuca), ma elemento indispensabile per il mantenimento dell'appetibilità turistica del nostro territorio basata sull'alto valore del contesto naturale. Tale esigenza viene ribadita dal fatto che quasi tutte le strade inserite nel documento sottoscritto dai tre Presidenti, interessano l'area dell'Arneo e quella delle Serre salentine, le cui valenze ambientali sono ampiamente riconosciute. La visione di strade a quattro corsie che compromettono il nostro territorio non è più ammissibile. Ogni arteria dovrà caratterizzarsi, nella fase della progettazione esecutiva, per il duplice obiettivo di garantire la sicurezza nei lunghi percorsi e quello della valorizzazione ambientale del territorio, affiancando –ove necessario- percorsi ciclo-turistici di valenza intercomunale.
Le prossime settimane saranno decisive per il futuro del nostro territorio. I progetti, per non rimanere sogni, hanno bisogno di risorse finanziarie e di volontà politica per essere realizzati. Il giusto coinvolgimento, operato dai tre Presidenti, dei livelli regionali e di quelli nazionali spinge verso la necessità di un costruttivo dialogo, tra Regione Puglia e Governo, per la realizzazione di opere ormai largamente condivise. Proprio questa generale convergenza sulla opere da realizzare non può essere ancora frustrata per motivazioni e convenienze di parte. Il PD salentino sarà in prima fila, tra coloro che s'adopereranno per questo obiettivo, con il proprio autorevole contributo progettuale e politico.
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