Secondo Garrisi la colpa è della Regione Puglia
Le accuse reciproche e i balletti sono pane quotidiano per i politici, e in mezzo, al solito, i cittadini che non ci capiscono nulla e tendono solo a confondere le idee su chi ricade l'effettiva responsabilità dei fatti. Ieri la Capone in conferenza stampa aveva accusato l'Amministrazione di Lecce sull'inerzia riguardo l'appalto della differenziata mai espletato da un anno e mezzo; ora arriva puntuale la risposta del Comune per bocca dell'Assessore Garrisi: "Noto una differenza tra quando dichiarato in conferenza stampa e il comunicato predisposto a seguito della stessa. Nella conferenza stampa e ai microfoni delle tv e delle web tv il candidato sindaco e vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone ha detto bugie clamorose che si è guardata bene dal riportare nel successivo comunicato stampa. Solo oralmente ha avuto l'ardire di sostenere che il nuovo bando per la raccolta e lo spazzamento di rifiuti nella città di Lecce con il sistema porta a porta ‘spinto' è uno spot elettorale privo di atti e documenti e di iniziative concrete.
La verità è invece che il progetto, i capitolati e i disciplinari sono allegati alla delibera del 30 dicembre 2011 dell'Ato Lecce 1 ed alla delibera del 7 febbraio 2012 della giunta comunale di Lecce; atti regolarmente pubblicati e quindi disponibili dalle rispettive date per tutti. Non è poi affatto vero che il Comune di Lecce nonostante il sostegno finanziario della Regione Puglia da oltre un anno faccia melina sul nuovo appalto dei rifiuti. La melina l'ha fatta invece la Regione Puglia che ha disciplinato il finanziamento richiesto in data 24 febbraio 2009 dal Comune di Lecce solo alla fine del 2011. E questo perché, tra tutti i capoluoghi di provincia pugliesi, a cui il bando regionale destinava complessivamente 15 milioni di euro, solo Lecce aveva ottenuto l'approvazione regionale del progetto in questione; sicché la Regione decise di riaprire i termini per consentire alle altre città capoluogo di provincia di presentare progetti analoghi. Ne è derivato che il progetto del Comune di Lecce, dichiarato ammesso a finanziamento per la somma di euro 7 milioni 200mila, all'esito del procedimento riaperto dalla Regione, ha ottenuto solo la somma di 3 milioni 750mila euro e peraltro con grave ritardo. Se il nuovo appalto fosse stato bandito dal Comune di Lecce prima di ottenere tale finanziamento la somma erogata dalla Regione Puglia sarebbe stata totalmente a carico dei cittadini leccesi. Le accuse di inerzie, ritardi e inefficienze vanno dunque rispedite al mittente.
Le uniche responsabilità sono da imputare alla Regione Puglia. Ad ogni buon conto, attualmente il bando per la gara d'appalto è pronto ed è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Il candidato sindaco Loredana Capone, inoltre, spaventa i cittadini leccesi affermando che questi ritardi provocheranno l'addebito di ulteriori costi di ecotassa che dovranno pagare i cittadini dimenticando di dire che l'ecotassa è stata stabilita da lei e dal presidente Vendola nella legge di Bilancio regionale 201, peraltro sulla quantità di rifiuti in ingresso nella piattaforma di trattamento e non per quelli che vanno in discarica, così come previsto dalla legge nazionale. Credo che grazie alla Regione Puglia - che ha così voluto modificare demagogicamente la legge nazionale - l'ecotassa dovranno pagarla tutti i cittadini pugliesi.
Stiano certi, invece, i cittadini leccesi che le percentuali di raccolta differenziata attualmente raggiunte nel territorio comunale con l'aggiudicazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti saranno largamente implementate con il raggiungimento di percentuali consone al decoro e all'immagine della città. Certo se la Regione Puglia realizzasse gli impianti di compostaggio e gli impianti per la raccolta differenziata o almeno li finanziasse, come suo dovere, la percentuale di rifiuti indifferenziati scenderebbe di cifre a doppio zero".
Risposta breve della Capone tramite domanda allo stesso Garrisi: "E' vero o no che l'appalto per la raccolta rifiuti è scaduto un anno e mezzo fa e il Comune di Lecce non ha ancora pubblicato il nuovo bando?"
Autore: Maria Nocera